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Abbronzatura, i medici elencano i pericoli: cosa fare per prendere il sole senza rovinarsi la salute

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Caterina Spinelli
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Arriva l'estate e, per i più fortunati, anche il periodo delle ferie con le tanto attese vacanze. Ma quando si parla di tintarella sulle spiagge ed esposizione al sole, come sempre è fondamentale il tema della prevenzione. Ecco i consigli della dottoressa Maria Teresa Baldini medico chirurgo specializzata in microchirurgia che ha lavorato presso l'Istituto tumori di Milano con il professor Natale Cascinelli, uno dei massimi esperti in materia di melanoma: “Evitare le scottature specialmente nei bambini; la protezione solare attraverso creme ed anche indumenti protettivi rimane fondamentale su particolari pelli che hanno uno specifico fototipo e persone con pelli chiare e capelli rossi sono coloro che devono prestare maggiore attenzione agli effetti dei raggi solari poiché hanno una maggior incidenza di tumori cutanei. Il mare – continua la dottoressa Baldini – diventa anche l'occasione giusta per controllare i propri nei, specie nelle zone di solito coperte e meno visibili come ad esempio la zona plantare ma anche la schiena dove molte volte il paziente se si controllasse di più noterebbe cambiamenti dei nei che crescono improvvisamente e che mutano le loro caratteristiche”. Capitolo nei. Sono un vezzo oppure possono diventare un problema? “Non bisogna averne paura ma anzi dobbiamo imparare a osservarli e rivolgersi agli specialisti. La prevenzione è fondamentale perché possiamo risolvere quasi nella totalità dei casi il problema del melanoma che rimane, ancora oggi, un tumore mortale. La diagnosi precoce e l'asportazione chirurgica restano la terapia valida e risolutiva di questo tumore. La crema solare deve essere usata e ripetutamente utilizzata durante l'esposizione. E' fondamentale utilizzare alte protezioni. Dobbiamo ricordarci che non siamo noi a prendere il sole, ma è il sole a prendere noi. La cosmetica e la cosmeceutica hanno raggiunto dei livelli molto elevati con scientificità sempre più adatte al tipo di pelle ed all'utilizzo. Non dobbiamo però dimenticarci – conclude Baldini – che l'idratazione della pelle avviene  prima di tutto dall'introduzione dei liquidi è quindi raccomandabile prima durante e dopo l'esposizione solare bere molta acqua”. Proteggersi dal sole per abbronzarsi sì, ma nel modo corretto è anche questione di prodotti. Ma come possiamo imparare a scegliere la crema solare più adatta a noi? “Sappiamo che per proteggere la pelle dagli effetti negativi della sovraesposizione, ma anche per avere una abbronzatura uniforme e gradevole è fondamentale utilizzare delle protezioni solari con un SPF adeguato al tipo di pelle e alle condizioni di esposizione – dice Donatella Cavalli, Responsabile Scientifico e Regolamentare L'Oréal Italia –. Tra i prodotti solari da preferire sono quelli con dei sistemi filtranti equilibrati e ad ampio spettro (cioè capaci di filtrare le diverse radiazioni UVA e UVB), fotostabili, meglio ancora se waterproof, ovvero resistenti all'acqua”. Prima di acquistare una protezione solare, cos'altro dovremmo considerare? “Per un prodotto solare, una delle caratteristiche da non sottovalutare è la piacevolezza della texture – aggiunge Cavalli – perché solo in questo caso verrà applicato nella giusta modalità e quantità e riapplicato quando necessario. È questo il caso di Carita Essence UV SPF50+, una protezione solare ad ampio spettro UVA e UVB, resistente all'acqua, dalla texture leggera che lascia una sensazione pelle nuda sulla pelle”. Pelle prima di tutto, ma non solo. “Anche i capelli possono trarre grandi benefici dall'utilizzo di trattamenti specifici in vacanza. Infatti, non solo è importante proteggerli dall'effetto disseccante di sole e sabbia ma anche eliminare tutti gli eventuali residui di sabbia, sale, cloro e ripristinare l'idratazione della fibra e la sua naturale morbidezza dopo l'esposizione. La linea Soleil di Kerastase con Filtro UV, acqua di Cocco e vitamina E, è stata appositamente concepita per proteggere, idratare e sublimare i capelli al sole” conclude il Responsabile Scientifico e Regolamentare L'Oréal Italia. E infine un dato. Uno di quelli che dovrebbero fare sicuramente riflettere. Perché un sondaggio su 3500 giovani condotto dall'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) ha svelato che il 39% degli adolescenti non mette mai la crema protettiva in spiaggia. Perché? Pensate che per oltre la metà (51%) utilizzarla sarebbe “da sfigati” perché impedirebbe di abbronzarsi. Per proteggersi dal sole bastano pochi e semplici gesti. E “gli sfigati” sono quelli che mettono a rischio la propria salute per seguire la moda o tendenza del momento. di Paola Natali

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