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Erik Geiger, il chirurgo plastico: mai abusare del bisturi

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Erik Geiger, noto chirurgo plastico italiano, è un professionista tra i più stimati del settore spesso ospite di numerosi programmi delle principali emittenti televisive italiane. La sua figura è spesso al centro d’importanti talk televisivi in cui viene chiamato per fornire il suo contributo sul mondo della chirurgia e della medicina estetica. Per il Dott. Geiger non bisogna mai abusare del bisturi! Da sempre lotta per la diffusione di questo messaggio. A Roma, dove ha sede il suo studio, le pazienti si sentono in totale sicurezza, grazie alla sua competenza e al continuo aggiornamento sulle ultime tendenze della tecnologia d’avanguardia a livello internazionale. 
 
Il ruolo dei medici e dei chirurghi è sempre più fondamentale, mai come in questo momento ci si ricorda della loro importanza. I chirurghi plastici, come formazione iniziano spesso dalla ricostruttiva dovuta a gravi patologie; lei come ha iniziato e come pensa cambierà da ora in poi la considerazione sulla figura dei medici e chirurghi? “Quando tutto questo sarà finito mi auguro che gli Italiani non abbiano la memoria corta”-dice Geiger. “Per quanto riguarda la mia formazione, tutto ha inizio a Roma, vincendo il Concorso di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Università di Tor Vergata, ma dopo poco sono partito alla volta del Brasile, dove ho iniziato la mia vera formazione, prima sulla Chirurgia legata alle Malformazioni dei bambini e solo dopo in Chirurgia Estetica”.
 
Lei in cosa è specializzato? Quale è il suo skill nella sua carriera?
“Io sono specializzato in tutti gli interventi di Chirurgia Estetica ma se devo proprio sceglierne uno la mia passione è la Chirurgia del Seno”.
 
Ha un intervento che le è rimasto nel cuore come parte fondamentale della sua carriera?
“Ne ricordo uno in particolare, mentre ero in Brasile venni scelto per aiutare il mio Maestro il Prof.Psillakis in un intervento per una gravissima malformazione cranica di un bambino insieme ad un equipe di neurochirurghi con una elevatissima possibilità che il bimbo non ce la facesse, alla fine dell’intervento il mio Professore mi chiese di uscire per dire alla famiglia che il bimbo ce l’aveva fatta, l’incontro con quei genitori è qualcosa che mi porto ancora dentro”. 
 
Quale intervento le piacerebbe fare e non ha ancora fatto?
“La Quarantena mi ha portato lontano dal mio lavoro e per chi come me ama ciò che fa, la risposta è: il primo intervento che eseguirò appena tornerò ad operare”.
 
Come vede in futuro la chirurgia plastica?
“Credo che come già sta accadendo nelle altre branche della Medicina, anche in Chirurgia Plastica ci sarà una specializzazione nella specializzazione, dove i singoli chirurghi si dedicheranno ad un unico distretto anatomico, chi sul Naso, chi sul Seno, ecc”.
 
Quali miglioramenti vede nei prossimi anni?
“Ci sarà sicuramente un’evoluzione nei  materiali penso ad esempio ai filler ed alle protesi per il seno, almeno questo ci ha insegnato la Storia fino adesso”.
 
Finita l’Emergenza si adotteranno nuove misure di sicurezza sanitarie o tutto tornerà come prima?
“Per “tornare come prima” ci vorrà del tempo, all’inizio, almeno per ciò che concerne la mia professione, immagino che durante le visite indosseremo guanti e mascherine cosi fino a quando non avremo la certezza di aver sconfitto il “nemico invisibile”. 

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