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Variante Delta, la professoressa no vax positiva a scuola: quanti ne ha contagiati in 2 giorni, un grafico sconvolgente

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Un grafico per spiegare come il contagio da Coronavirus possa esplodere a scuola. È il virologo Roberto Burioni a condividere su Twitter uno studio del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie americano (Cdc) che potrebbe diventare un esempio per tutto il resto del mondo e in particolare l'Italia, che tra pochi giorni dovrà riaprire le scuole con due grosse incognite: il sovraffollamento delle classi-pollaio e l'ancora troppo alta percentuale del corpo docenti non vaccinato. Tutto questo a fronte di una Variante Delta che, ormai appurato, in termini di contagiosità è nettamente più pericolosa dei ceppi dominanti fino a qualche mese fa.

Il caso-simbolo arriva dalla California, dove una insegnante non vaccinata in una scuola elementare ha infettato metà dei suoi studenti e 26 persone in totale, tra maggio e giugno scorsi. L'insegnante, hanno spiegato i ricercatori americani che hanno analizzato la vicenda, aveva frequentato la scuola per due giorni anche se in presenza di di sintomi evidenti di Covid. Quando leggeva ad alta voce in classe, peraltro, la donna era solita togliersi la mascherina.

 

 

 

 

Come sottolineato anche dal Guardian, quotidiano britannico che ha riportato la notizia, la catena del contagio è dipesa anche dalla posizione occupata in classe dai bambini. Ovviamente, gli studenti seduti più vicino alla professoressa hanno avuto maggiori percentuali di contagio, anche per effetto "aerosol", la presenza nell'aria di particelle di saliva rilasciate dalla insegnante.

Per questo motivo le autorità sanitarie americane hanno ribadito la necessità di rispettare nelle scuole alcuni criteri di sicurezza basilari come mascherine per tutti, ventilazione degli ambienti, distanziamento fisico e in seconda battuta i test di screening. Secondo un rapporto del Cdc, ci sono stati circa 2 milioni di infezioni da Covid tra giovani di età compresa tra i 5 ai 17 anni e 300 decessi riconducibili al contagio.

 

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