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Omicron, "chi ha guadagnato 10 miliardi di dollari in pochi giorni": vaccino, una bomba su Big Pharma

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Sfruttando la variante Omicron e l'emergenza o presunta tale che ne deriva, i colossi di Big Pharma fanno soldoni? Pare di sì, possibile, probabile. Questo è quanto sostenuto da Bernie Sanders, leader della sinistra Usa, e quanto rilanciato - con cifre a corredo - da Bernie Sanders. Si parta da un dato generale, ma fin troppo chiaro: Moderna, Pfizer e Biontech - i tre principali player nel mercato del vaccino anti-Covid - faranno 34 miliardi di dollari di profitti lordi. Il tutto perché ancora, così come invocato da più parti, non è stato liberalizzato il brevetto.

 

Dunque, le parole di Bernie Sanders, uno sfogo pubblicato sui social: "Quel che troppo è troppo", ha premesso. "La scorsa settimana otto investitori di Pfizer e Moderna hanno guadagnato 10 miliardi di dollari mentre si diffondevano le notizie della variante Omicron". Come spiega Il Fatto, "non è chiaro chi siano questi investitori menzionati da Sanders, a ogni nuova variante di SarsCov2 annunciata le speculazioni in Borsa sono dietro l'angolo, infatti la scorsa settimana i valori dei titoli hanno subito forti fluttuazioni mentre imperversava l'allarmismo su Omicron".

Resta il fatto che, come prevedibile, qualcuno ha lucrato e guadagnato, alla grandissima, grazie al palesarsi di Omicron. Eppure, Oms, Banca Mondiale, Fmi, oltre a scienziati e attivisti, da tempo chiedono la liberalizzazione del brevetto: "La sospensione sui brevetti dei vaccini anti-Covid è giusta ed equa", scriveva lo scorso maggio Nature. Anche i Paesi a livello globale, comprese le superpotenze quali Usa e Cina, sono d'accordo. Eppure da un anno la proposta di liberalizzazione del vaccino è ferma all'Oms. Si doveva decidere a inizio mese, ma poi è arrivata Omicron: la priorità era "gestire la mutazione" e dunque la decisione sui brevetti è stata rimandata a data da destinarsi.

 

Infine, un focus sui dati snocciolati in premessa, i calcoli li ha effettuati Oxfam, secondo cui le tre società campioni del mercato vaccinale faranno 34 miliardi di dollari di profitti lordi, equivalenti a 65mila dollari al minuto, più mille dollari al secondo. Cifre impressionanti, sulle quali devono però pagare le tasse. Che però sono molto basse, almeno per Moderna e Pfizer: "La prima - aggiunge Il Fatto Quotidiano - ad agosto aveva stimato un'aliquota effettiva del 7%, poi a novembre ha detto più genericamente che pagherà meno del 10%. Pfizer ha invece stimato che quest'anno i suoi utili saranno tassati al 16%. In entrambi i casi, molto meno di quanto versa una normale impresa americana (21%). D'altronde sono le leggi a permetterlo", spiega il giornale

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