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Astrologia, "il peggio deve venire": la terrificante profezia dell'uomo che ha previsto il Covid

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"Da febbraio a maggio, l'indice ciclico planetario raggiungerà il culmine della negatività, una situazione che mai più si ripeterà nel corso di questo secolo. Ma da giugno cominceremo a uscirne". A dirlo è Marco Celada, fisico cibernetico oggi "astrologica coach" che consiglia manager e dirigenti che cercano il favore delle stelle per loro scelte. L'astrologo, che dice di aver previsto l'emergenza Covid ben sette anni fa, non usa mezzi termini, neppure quando si parla di politica. "Mario Draghi - spiega in un'intervista al Corriere della Sera - lo do al 93 per cento come successore di Mattarella. Ma c’è un problema politico, più che astrologico. Draghi ha un mandato internazionale: è il garante dell’Italia. Il mondo non si fida dei nostri governi rischia di restare inchiodato a Palazzo Chigi".

 

 

Ma come ha fatto Celada, che ha lavorato nella C3 agency della Nato presso L’Aia in Olanda, a prevedere il Covid? "Non solo quello. Pure l’emergenza climatica che ha costretto l’Onu a correre ai ripari con la Conferenza di Glasgow - precisa -. Bastava esaminare l’indice ciclico planetario, una sorta di elettrocardiogramma della Terra. La sinusoide si ottiene calcolando le distanze dei pianeti fra di loro. Quando si allontanano, il ciclo è positivo; quando si avvicinano, è negativo".

 

 

Ma non è tutto, perché l'esperto è stato aiutato nel prevedere la pandemia anche dalla criticità che investiva l’intero pianeta: "Escludendo la terza guerra mondiale, non poteva che trattarsi di un problema sanitario o ambientale. Già André Barbault intorno al 1960 aveva intuito questa congiuntura sfavorevole". E a lui, fondatore dell'astrologia attiva, Celada si isprira.

 

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