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Mascherina obbligatoria all'aperto? "Ecco le conseguenze sul cervello": l'allarme degli psichiatri

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L'obbligo di indossare la mascherina all'aperto in zona bianca sta per decadere. Da venerdì 11 febbraio, infatti, si potrà finalmente andare in giro con la chirurgica in tasca anche se molti continueranno a indossarla, trasformandola in quella che la Società italiana di psichiatria (Sip), riporta il Corriere della Sera, definisce "una rassicurante coperta di Linus".

 

 

"Soprattutto per chi soffre d'ansia non sarà un vero addio alla mascherina", spiegano gli psichiatri, "sarà usata per segnare il confine tra noi e il resto del mondo. Ancora più complesso sarà tornare ad abbracciarsi e ad avere contatti fisici". Secondo i co-presidenti Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda "saremo molto diffidenti nel riavvicinarci agli estranei e difficilmente daremo la mano quando non ci si conosce. Baci e abbracci torneranno ma saranno selettivi".

 

 

Intanto il sottosegretario Pierpaolo Sileri, ospite a 24Mattino, su Radio 24, spiega che "siamo tutti stanchi della mascherina all'aperto" che ora toglieremo mentre al chiuso "dovrà rimanere". È "ancora troppo presto per toglierla". Ci sarà "una transizione con mascherine al chiuso. E prima o poi toglieremo anche quella, ma non è imminente", dice. "Potremo inoltre riaprire attività che sono state particolarmente penalizzate, come le discoteche", aggiunge. La "transizione sarà fondata sull'utilizzo appropriato della mascherina in luoghi dove serve". Anche a scuola "la didattica in presenza si fonda sempre di più sulla protezione data dalla mascherina e non dalla distanza", conclude. 

 

 

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