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Settanta gatte in adozione

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Sottoposti a una dolorosa e fallimentare sperimentazione, gli animali riabilitati cercano casa

francesca Belotti
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Marina, Violetta, Sissi e le altre, in tutto 70 gatte, hanno alle spalle una storia particolarissima e dolorosa: sono sopravvissute alla sperimentazione alla quale sono state sottoposte per testare l'efficacia di vaccini contro la FIV. Ora saranno riabilitate per un periodo di circa 6 mesi e poi potranno essere affidate a famiglie idonee, grazie ad un progetto curato dalla LAV-Lega Anti Vivisezione e da I-Care Italia. Le 70 gatte sono state rinchiuse fin da piccolissime nello stabulario dell'Università di Pisa e sottoposte a sperimentazioni continue. “Siamo abituati ad annunci trionfalistici di esperimenti condotti su animali, discutibili sul piano scientifico ed etico, mentre l'elevato numero di esperimenti fallimentari, e dolorosi, condotti sugli animali viene taciuto da coloro che li compiono - spiega Michela Kuan, una delle responsabili del Lav - Ci auguriamo che la storia di queste gatte, del tutto simili ai milioni di gatti che sono accuditi nelle nostre case, possa rappresentare una nuova e utile occasione per ripensare alla necessità di una sperimentazione che non commetta più simili orrori. Lo stabulario di Pisa era rimasto l'ultimo ad utilizzare gatti in Italia e speriamo che con il 2010 il nostro Paese dica addio all'uso di animali per scopi scientifici.”Ora sono state trasportate in un rifugio al sicuro, dove le attende un lento recupero fisico e psicologico, al termine del quale potranno finalmente godere delle cure e dell'affetto di coloro che le adotteranno. Le richieste di adozione saranno gestite da I-Care Italia. La LAV si occuperà di questi animali per tutto il periodo della riabilitazione, fornendo una casa, cibo, controlli e cure veterinarie e l'assistenza di persone specializzate per il completo recupero fisico e psicologico. Coloro che desiderano essere d'aiuto a questi animali possono farlo con una donazione alla LAV: scopri come su www.lav.it oppure contatta la LAV al numero 06 4461325 o scrivendo una email a  [email protected]

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