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Sbagli? Le donne se ne accorgono

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Gli uomini impiegano più tempo per riconoscere un'azione sbagliata

Eleonora Crisafulli
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Le donne si accorgono prima degli uomini di uno sbaglio. A rivelarlo sono i ricercatori dell'università di Milano-Bicocca e dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm) di Milano. Il loro studio consente di comprendere i processi neuronali che si attivano nel momento in cui osserviamo un'azione sbagliata, registrando i potenziali bioelettrici cerebrali negli esseri umani alla ricerca dei neuroni specchio, già identificati nella scimmia con registrazione da singola cellula. Alice Mado Proverbio, in una nota dell'ateneo milanese e del Cnr,  ha spiegato: «È noto che azioni con un preciso scopo, come ad esempio raccogliere un frutto per mangiarlo, attivano il sistema fronto-parietale di neuroni specchio (riguardante il giro frontale inferiore, il lobulo parietale inferiore sinistro e il solco temporale superiore, STS), in misura maggiore di azioni non finalizzate o meno salienti, per esempio, raggiungere un frutto senza raccoglierlo, oppure raccoglierlo per poi gettarlo via». L'esperimento - Mado Proverbio e i suoi colleghi hanno testato l'esistenza di questo circuito in 23 studenti maschi e femmine, stimolandoli con immagini visive e registrando da 128 sensori l'attività cerebrale evocata dalla stimolazione. Ai soggetti sono state sottoposte centinaia di immagini di azioni normali, confrontate con gesti dalla finalità incomprensibile: «Agli osservatori  non veniva chiesto di valutare l'appropriatezza delle scene che ritraevano esseri umani, bensì di rispondere alla comparsa di paesaggi urbani o naturali allo scopo di evitare processi decisionali guidati da variabili soggettive, come l'etica e la morale. I dati hanno evidenziato il riconoscimento automatico delle immagini dotate di scopo e la distinzione da quelle inappropriate, a partire dai 170-200 millisecondi post-stimolo, soprattutto nel cervello femminile che evidenzia un'elaborazione più rapida». Suscettibilità femminile - Le regioni più attive durante il riconoscimento di azioni sensate e appropriate, rivela lo studio, sono le aree infero parietali (BA40), il giro frontale inferiore sinistro, le aree motorie e premotorie (BA6 e BA4), il STS e la corteccia extra-striata (che codifica le facce e i corpi). Dopo circa 450-600 millisecondi si osserva il picco della risposta negativa ai gesti improbabili e inappropriati, con una connotazione di tale reazione più affettiva nella donna (corteccia cingolata e sistema limbico, STS) e più razionale nell'uomo (corteccia orbitofrontale e STS). I dati suggeriscono quindi «una maggiore suscettibilità femminile alle azioni incongruenti e forniscono nuove prove dell'esistenza dei neuroni specchio anche negli esseri umani (oltre che nei primati), e del loro ruolo nei comportamentali sociali complessi di imitazione, apprendimento e valutazione dell'appropriatezza».

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