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Fico d'India, un miracolo ad ottobre: ecco perché elimina stress e stanchezza

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Forse la circostanza non è nota ai più, ma il fico d'India è un frutto - anche - ottobrino. Insomma, siamo ad ottobre e considerato il grande caldo che ancora non si arrende il mese è tra i più indicati per godersi un frutto "difficile". Ed è "difficile" perché è spinoso e non troppo semplice da raccogliere. Ma ne vale la pena. In primis per il sapore, quel dolciume unico e inconfondibile. Dunque anche per le proprietà del frutto in sé, molto più diffuso nel Sud del Paese e meno semplice da reperire nel Nord Italia.

Dopo le necessarie e doverose premesse, ecco alcune importanti nozioni sul fico d'India, nome che trae in inganno. Perché mai? Perché le sue radici stanno in Messico, è un frutto originario delle secche lande messicane. Si pensi che veniva consumato già al tempo degli Aztechi e arrivò in Europa ai tempi di Cristoforo Colombo, la scoperta delle Americhe. In Italia, il fico d'India, trova anche un contesto assolutamente idoneo per crescere, fruttificare e sfamarci. Sempre per quel che concerne lo Stivale, il 90% delle coltivazioni del frutto in questione sono in Sicilia. 

 

Bene, ma quali sono gli effetti benefici? Presto detto: la prima qualità è l'enorme quantità di fibre, le quali giocano un ruolo decisivo nel regolare l'attività intestinale. Poi sali e minerali e vitamine, di cui il fico d'India ha grandissima dotazioni. E ancora, antiossidanti e potassio, a chiudere una metaforica etichetta che spiega quanto possa essere un ottimo alleato per il nostro corpo.

E oltre agli effetti benefici per l'organismo, anche quelli per la psiche. Già, perché il fico d'india è considerato, strano ma vero, un cibo anti-stress. Anche in questo caso per le sue proprietà nutritive, tratteggiate dal beta carotene, vitamina A e C, tiamina, ferro, potassio e magnesio. Tutti quelli elencati, infatti, sono elementi considerati idonei ed efficaci nel trattare gli stati depressivi e la spossatezza. Insomma, buon fico d'India a tutti.

 

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