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Utero in affitto, una barbarie: la nuova vita inizia prima della nascita

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«L’inizio della vita del figlio non si può leggere senza leggere la vita della mamma; e la vita dopo la nascita non si capisce se non si legge la vita prima di nascere». Quando si parla di «utero in affitto» – invece di considerare la donna come se fosse un forno intercambiabile in cui si fa cuocere un pane (che resta estraneo al forno) - bisognerebbe tener presenti le parole citate, tratte dal bel libro del neonatologo Carlo Bellieni, intitolato I primi 1000 giorni d’oro (...) (Ancora). L’autore spiega che la gravidanza e poi la fase neonatale formano un insieme di mille giorni che rappresentano «un’esplosione di colori, sapori, sensazioni, moltiplicazione di cellule, scambi di informazioni... innamoramento, abbandono, nascita, addii. Tutto in mille giorni, che sono i più alti, i più forti, i più drammatici, i più emozionanti di tutta la nostra vita. (...) Dall’embrione al bambino che parla e cammina. Mille giorni esatti passano dal concepimento al compimento del secondo anno di vita. E quello che accade, in questi mille giorni è irripetibile, è fondamentale».

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