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Estinzione di animali e piante mille volte superiore rispetto al passato

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Il danno avrà un impatto diretto sulle economie

Monica Rizzello
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Rispetto al passato, oggi, l'estinzione di specie animali e vegetali avviene a un ritmo fino a mille volte superiore, e il danno avrà un impatto diretto sulle economie. È l'allarme lanciato dal terzo Rapporto globale sulla biodiversità (Gbo-3). "Le notizie non sono buone", ha spiegato Ahmed Djoglaf, segretario esecutivo della Convenzione dell'Onu per la Biodiversità (Cbd): "il 21% di tutti i mammiferi, il 30% degli anfibi, il 12% degli uccelli e il 27% dei coralli sono a rischio estinzione". Tra il 1970 e il 2006 si è ridotta di un terzo la varietà dei vertebrati, il gruppo in cui rientrano mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci. A rischio c'è anche un quarto delle specie di piante, con l'unica nota positiva del contenimento dell'erosione delle foreste tropicali e delle mangrovie in alcune regioni.  Il rapporto avverte anche che gli obiettivi di salvaguardia della biodiversità fissati a Johannesburg nel 2002 per il 2010 saranno ampiamente disattesi, nonostante 170 Paesi si siano dotati di un piano d'azione nazionale. I cambiamenti climatici, l'inquinamento, le modifiche degli habitat, lo sfruttamento delle colture e l'introduzione di specie non autoctone sono le cinque cause principali della perdita di biodiversità.  "Se i mercati azionari mondiali avessero avuto le stesse perdite che sta subendo la natura, ci sarebbe il panico e sarebbe già stato deciso un piano d'intervento", ha commentato Djoglaf. Del resto, le economie stanno già pagando un prezzo al declino della biodiversità in termini di costi aggiuntivi come quelli per la purificazione dell'aria e dell'acqua, la protezione delle coste dalle tempeste, la mancata impollinazione e la conservazione delle aree naturali per l'ecoturismo. In Italia è stato stimato che il 45% delle specie animali sia a rischio estinzione, tra cui il camoscio dell'Appennino, l'aquila del Bonelli, l'orso bruno marsicano, l'avvoltoio Capovaccaio, il delfino, la foca monaca, le tartarughe marine, le mante e le balenottere.

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