Libero logo

Ecco perché in ascensore ci sono gli specchi: non è come pensate

domenica 9 novembre 2025
Ecco perché in ascensore ci sono gli specchi: non è come pensate

1' di lettura

Gli specchi negli ascensori non servono solo per sistemarsi capelli o trucco: il loro scopo è molto più profondo e legato a psicologia, sicurezza e accessibilità.Innanzitutto combattono la claustrofobia. Essendo chiusi in una scatola metallica che si muove automaticamente, molti provano ansia, mancanza d’aria, tachicardia.

Gli specchi creano l’illusione ottica di uno spazio più ampio e arioso, rendendo l’ambiente meno opprimente. Inoltre distraggono dall’attesa, facendo sembrare il tempo più breve.Un secondo motivo è la sicurezza. In ascensore con sconosciuti si avverte spesso disagio: gli specchi permettono di controllare alle spalle senza girarsi, riducendo il rischio di aggressioni a sorpresa.

Lo stesso riflesso scoraggia vandalismi e furti: vedersi mentre si commette un reato attiva un freno psicologico (“mi sto guardando mentre lo faccio”). Per questo grandi specchi si trovano anche dietro banconi di bar e reception.Infine, gli specchi migliorano l’accessibilità per chi usa carrozzine: entrando o uscendo in retromarcia, il riflesso aiuta a manovrare senza urtare le pareti, soprattutto negli ascensori stretti.La normativa europea EN 81 (recepita in Italia nel 2017 con la Direttiva 2014/33/UE) impone standard rigorosi di sicurezza e accessibilità, e gli specchi sono una soluzione semplice ed efficace per rispettarli.In sintesi: lungi dall’essere un optional estetico, gli specchi trasformano l’ascensore da potenziale incubo a spazio più tollerabile, sicuro e inclusivo per tutti.