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Coronavirus, ecco chi guadagna con il vaccino: il dossier su siero e Big Pharma

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Chi ci guadagna con il vaccino anticovid? Una risposta ha provato a darla Il Fatto Quotidiano, che nell’edizione odierna ha pubblicato un dossier sulla finanziarizzazione sempre più spinta della salute. L’annuncio del vaccino sviluppato dagli americani della Pfizer insieme ai tedeschi della Biontech è infatti stato accolto in maniera trionfale dalle Borse di tutto il mondo: secondo i produttori del siero, nella fase 3 della sperimentazione è stata raggiunta un’efficacia del 90%. Sono ancora tanti gli aspetti da chiarire, a partire da quanto dura l’effetto della prima dose e se è utile anche per prevenire l’infezione, ma nel frattempo gli investitori esultano per le previsioni delle due società, secondo cui dovrebbero arrivare 50 milioni di dosi entro quest’anno e fino a 1,3 miliardi nel 2021.

“L’annuncio ha messo le ali alle azioni Pfizer - si legge nel dossier del Fatto - che nella prima seduta ha avuto un rialzo del 10% a 40 dollari, e di Biontech, scattate del 15% al 106 dollari. Ora in Borsa la startup tedesca vale 25 miliardi di dollari, cifra sproporzionata al bilancio 2019, chiuso con perdite per 180 milioni di euro su un fatturato di 110 milioni. Il balzo ha trainato anche le azioni di altri produttori di vaccini a Rna messaggero, come l’americana Moderna e la tedesca CureVac”. Inoltre il quotidiano diretto da Travaglio ha fatto notare che le due società produttrici hanno già stipulato accordi con i governi di 13 paesi: tra questi c’è ovviamente l’Unione Europea, che ha prenotato 300 milioni di dosi. Ma quanto guadagneranno grazie a questi accordi? La commessa dei primi 100 milioni di dosi vale 1,95 miliardi di dollari: quindi il vaccino costa quasi 20 dollari a dose, ha sottolineato il Fatto. Saranno soldi ben spesi se davvero saranno decisivi per porre fine alla pandemia. 

 

 

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