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Vaccino AstraZeneca, via libera dell'Aifa: "Meglio sugli under-55", i dubbi sul siero

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L'Agenzia del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera al vaccino di AstraZeneca, che potrà così essere utilizzato anche in Italia. La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia del farmaco ha approvato l'utilizzo per tutte le fasce di età, come aveva già fatto anche l'Ema, l’agenzia regolatoria europea. L'Aifa però, stavolta, ha messo una postilla che si differenzia dalla scelta di Ema: nelle raccomandazioni nelle quali si indica, tra le tante postille, "come preferibile utilizzare il vaccino negli under 55, perché sulle persone nelle fasce di età più anziane ci sono meno dati".

Una scelta dettata dal fatto che l'azienda biofarmaceutica britannica, nei suoi studi clinici ha arruolato un numero più basso di anziani. Toccherà adesso  al ministero della Sanità e alle Regioni inserire nella campagna vaccinale questo nuovo composto. Secondo le prime indiscrezioni il nuovo vaccino dovrebbe arrivare in Italia nella settimana tra l'8 e il 14 di febbraio (circa 430mila dosi) e poi in quella successiva (660 mila). Gli arrivi del vaccino continueranno poi anche a marzo e aprile per raggiungere una cifra totale di circa 3,4 milioni di dosi. Le Regioni speravano di usarlo anche per gli anziani, vista la migliore facilità di lavorare  sul medicinale rispetto a quello di Pfizer, in particolare dal punto di vista della conservazione.

Ora il vaccino di AstraZeneca dovrebbe arrivare in Italia nella settimana tra l'8 e il 14 di febbraio (con una fornitura di circa 430mila dosi) e poi in quella successiva (con ulteriori 660mila dosi). Altre consegne saranno fatte a marzo e aprile per un totale di circa 3,4 milioni di dosi. Le Regioni, soprattutto alla luce delle raccomandazioni Aifa, difficilmente lo useranno per gli anziani. Ed è un brutto colpo: in molti ci contavano perché si tratta di un medicinale più maneggevole di quello di Pfizer, soprattutto dal punto di vista della conservazione e quindi è più facilmente utilizzabile nei centri vaccinali diffusi sul territorio. Non viene dunque escluso che quindi il vaccino venga somministrato agli insegnanti e in generale alle categorie professionali sensibili.

Il vaccino di AstraZeneca arriverà in fiale da 10 dosi, che dovranno essere poi separate con le siringhe. Secondo quanto stabilito dall'Ema il richiamo deve avvenire tra le 4 e le 12 settimane dopo la somministrazione della prima dose. Atteso nei prossimi giorni un parere di Aifa anche su quest'ultimo, importante, punto,

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