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Coronavirus, l'allarme dell'esperto: "Compromessa l'attività erettile", occhio alle conseguenze dell'ossido nitrico sull'uomo

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Il coronavirus può causare conseguenze reversibili nella sfera sessuale. Lo dice chiaro e tondo Alessandro Palmieri, presidente della società italiana di andrologia, che ammette: il Covid-19 sembrerebbe attaccare direttamente l'endotelio dell'organo maschile compromettendo l'attività erettile. Il motivo? "Può dipendere dalla riduzione dopo la malattia dell'ossido nitrico - spiega al Corriere della Sera -, il principale mediatore dell'erezione. È un meccanismo vascolare che va studiato bene".

 

 

Nulla di grave però. Quanto dichiarato dall'esperto è comunque reversibile: "Viene risolto con le terapie farmacologiche, le cosiddette pillole dell'amore che ora sono molto semplici da usare. Sono sottili pellicole imbevute del principio attivo anti impotenza che vanno messe sotto la lingua prima del rapporto. Questa è comunque solo una delle conseguenze del Covid nella vita sessuale. Le principali sono psicologiche".

 

 

A mettere i bastoni tra le ruote delle coppie il lockdown forzato. Stando a un’indagine condotta online dalla Sia su oltre 1.000 uomini il 60 per cento ha riferito un calo del desiderio e di aver diminuito l’attività sessuale durante la chiusura totale del Paese. Non è da meno ai tempi delle riaperture. Queste infatti non bastano a cancellare l'isolamento subito in questi mesi. "La pandemia e i provvedimenti di distanziamento sociale messi in atto per contenerla hanno imposto un drastico cambiamento nelle abitudini di vita, creando situazioni di disagio psicologico e sessuale – ha spiegato sempre Palmieri -. Con la progressiva eliminazione delle restrizioni si permetterà all’Italia una graduale ripresa delle normali abitudini relazionali". Non c'è dunque che aspettare di tornare alla libertà.

 

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