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Coronavirus, contagiati dopo il vaccino? Lo studio: ecco le conseguenze per il fisico di chi viene colpito

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Uno studio, pubblicato in preprint sul server Medrxiv, è stato condotto su persone che hanno sviluppato l'infezione da coronavirus nonostante il vaccino. In questi pazienti la possibilità di contagio si abbatte in modo netto, e anche qualora avvenga, la carica virale e i sintomi febbrili sono di entità molto minore e durano meno rispetto a quanto accade in chi si infetta senza esser coperto da vaccino.

 

 

 

 

 

I vaccini anti Covid si è scoperto tramite studi si stanno concentrando su aspetti che riguardano la ricaduta per chi già si è ammalato di Covid. Il team, guidato da Mark Thompson dei Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, CDC), ha esaminato 3.975 operatori sanitari e primi soccorritori in otto località negli Stati Uniti tra dicembre 2020 e maggio 2021. I partecipanti che hanno avuto un'infezione da Sars-CoV-2 sono stati 204 (5,1%), di cui 16 parzialmente o completamente vaccinati e 156 non vaccinati.

 

 

 

 

La vaccinazione completa con vaccino a mRna funziona al 91% per non avere la Sars-CoV-2, mentre in chi aveva una dose l'efficacia nel prevenire il contagio scendeva all'81%. La carica virale media di Rna rilevata è stata di 2,3 tra i partecipanti parzialmente o completamente vaccinati, rispetto a 3,8 tra i non vaccinati; l'analisi ha mostrato un carico di Rna virale inferiore del 40,2% dopo almeno una vaccinazione parziale. Solo il 25% delle persone che erano comunque vaccinate ha riportato febbre rispetto al 63% dei non vaccinati, con una riduzione del 58% del rischio di sintomi febbrili. I vaccinati, infine, hanno anche riportato 6,4 giorni in meno di disagio rispetto ai non vaccinati. 

 

 

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