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Variante Delta, i virologi in campo: "Quando non dovete partire per le vacanze"

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La variante Delta fa paura al mondo e all'Italia. Dopo che in Australia l'impennata dei contagi ha costretto il governo a indire un lockdown di due settimane per la città di Sydney, e dopo l'aumento generalizzato dei contagi in altri Paesi, anche l'Italia comincia a tremare. Nell'ultimo mese i casi di Covid si sono quadruplicati proprio a causa della variante Delta e i virologi sono tutti concordi nel consigliare di completare al più presto la campagna vaccinale. 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita a "un lavoro coordinato a livello internazionale per seguire con grandissima attenzione l'evoluzione della variante Delta e di tutte le altre varianti. L'Italia sta investendo il più possibile sul sequenziamento, sul tracciamento e continuerà a farlo".

Nel frattempo i virologi invitano a vaccinarsi tutti, con prima e seconda dose, prima delle vacanze. Francesco Vaia, direttore dell'Inmi Spallanzani, invita a partire "per le vacanze con la seconda dose di vaccino fatta". L'immunologa dell'università di Padova, Antonella Viola, invita a fare di corsa i richiami e coprire bene con i vaccini gli over 50. "Il virus è non solo più trasmissibile ma anche meno sensibile agli anticorpi", ha scritto la Viola su Facebook, "per questo motivo, come ora indicato nel sito Ecdc, chi ha ricevuto una sola dose, può non solo infettarsi ma anche ammalarsi.

Ecco quindi ora la corsa a fare i richiami in fretta: meglio coprire bene le persone con più di 50 anni piuttosto che vaccinare i ragazzi. Bisogna fare il richiamo senza rimandare a dopo le vacanze". E la politica di andare avanti coi vaccini, "una sola dose non copre adeguatamente", viene sottolineato anche dal coordinatore del Cts Franco Locatelli.

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