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Cervello e demenza senile, il ruolo della dieta: così quello che mangi può stravolgerti la vita

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Attraverso una dieta rigorosa si possono prevenire le demenze e il declino cognitivo tipico dell’età. Per farlo basta unire i principi dell'alimentazione Mediterranea con quella Dash (Dietary approaches to stop hypertension), il cui obiettivo è quello di combattere l’ipertensione. L'efficacia della dieta chiamata Mind è stata confermata da uno studio, il Rush Memory and Aging Project (Map). Gli studiosi hanno studiato dal 1997 fino al decesso un gruppo di circa 600 anziani di Chicago che, a partire da 2004, hanno risposto a un questionario contenente un quesito specifico: quanto spesso avevano consumato 144 alimenti. Tra questi gli ingredienti della dieta Mind, che comprende 15 classi di cibo, dieci delle quali considerate ideali per il cervello e cinque, tra cui la carne rossa, la margarina, i dolci, il formaggio, i fritti e il fast food, definite poco sane.

 

 

Per avere qualche beneficio dalla dieta Mind - spiega Il Fatto Alimentare - è necessario consumare ogni giorno tre porzioni di cereali integrali, una di verdure a foglia verde e un’altra di verdure a piacere, più un bicchiere di vino. Gli snack devono essere rigorosamente a base di frutta secca, mentre i legumi devono essere consumati ogni due giorni. Due volte a settimana invece devono essere consumati pollame e frutti di bosco mentre il pesce almeno una volta.

 

 

Piccole quantità sono concesse per quanto riguarda i prodotti poco sani. Tra questi il burro, permesso al massimo un cucchiaino e mezzo al giorno. Vietati quasi totalmente invece dolci, formaggi grassi, alimenti fritti e fast food. Tutti questi possono essere consumati per meno di una porzione alla settimana. Il risultato? Chi ha rispettato i principi della dieta Mind non ha riscontrato deficit di memoria. A prescindere dai danni al cervello che potrebbero presentarsi eventualmente.

 

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