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Al San Raffaele di Roma l'esoscheletro contro la paralisi cerebrale

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Oliver e Theodore, due gemellini nati prematuri a 6 mesi e affetti da paralisi cerebrale. La loro storia è insieme di dolore e di speranza, legata ai progressi della medicina in grado di migliorare in maniera esponenziale la qualità della loro vita. Sono gli stessi genitori, intervistati da Tg2 Medicina33, a spiegare come le cure al San Raffaele di Roma

"Uno dei due ha una paralisi cerebrale più severa che ha peso la parte motoria", sottolinea il padre. Al San Raffaele è stata presentata una innovativa, speciale apparecchiatura: un esoscheletro indossabile anche dai più piccoli. "Si tratta di un sistema robotico intelligente - lo introduce il professor Marco Franceschini, direttore della ricerca sulla Riabilitazione neuromotoria dell'IRCCS San Raffaele della Capitale -, capisce se il bambino ha un deficit completo, parziale o lievissimo e può determinare il momento delle gambe, aiutare o solo contenere la posizione nel caso di capacità motorie più elevate. E' uno dei primi del mondo che consente di fare una revisione del cammino sul terreno. Ci sono sistemi di appoggio laterali, con 8 motori laterali: il bambino può avanzare tranquillamente.  

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