Morbo di Lyme, i danni (terribili) del morso di zecca: chi mette ko

di Giorgio Vallerisdomenica 3 agosto 2025
Morbo di Lyme, i danni (terribili) del morso di zecca: chi mette ko
3' di lettura

Settimane, mesi di dolori che rendono ogni gesto quotidiano una sofferenza. Stiamo parlando della malattia di Lyme (o morbo di Lyme) che deve il suo nome all’omonima cittadina americana in cui fu descritto il primo caso nel 1975. Una patologia che ha colpito diversi personaggi famosi: l’ultimo in ordine di tempo è il cantante Justin Timberlake che, dopo mesi di polemiche per esibizioni sotto tono e date cancellate, ha rotto il silenzio e raccontato pubblicamente la battaglia che combatte da mesi contro la malattia di Lyme. In un post su Instagram ha spiegato come la malattia lo abbia colpito duramente: «È debilitante in modo incessante, sia dal punto di vista fisico che mentale», ha scritto l’ex membro degli NSYNC. «Quando ho ricevuto la diagnosi sono rimasto scioccato, ma finalmente ho capito perché, durante i concerti, provavo dolori nervosi intensi, una stanchezza estrema o malesseri improvvisi».

Il cantante 43enne è in “buona compagnia” per così dire dal momento che diversi suoi colleghi hanno già fatto i conti con questa patologia. Avril Lavigne, colpita nel 2014, ha raccontato di essere rimasta a letto per mesi e di aver temuto perla sua vita. Ha definito il morbo di Lyme «la peggiore esperienza della mia vita». Nel 2020 anche Justin Bieber ha rivelato che gli era stata diagnosticata la malattia, che gli è costata anni di problemi di salute, affaticamento cronico e depressione. Ha detto di essere stato spesso frainteso e accusato di essere «drogato», quando in realtà era malato. Insieme a loro anche gli attori Ben Stiller, Alec Baldwin e Richard Gere.

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Anche dalle nostre parti questa malattia ha colpito personaggi famosi come la presentatrice Victoria Cabello che una decina d’anni fa circa aveva raccontato di aver contratto il morbo durante un viaggio all’estero definendolo «un calvario che non auguro a nessuno». Nel 2023, il ballerino di “Amici” Kledi Kadiu aveva svelato che sua figlia era stata colpita da una forma rara e aggressiva di malattia di Lyme, contratta da una zecca mentre giocava in giardino. Numeri alla mano, ogni anno in Italia si registrano oltre 1.500 casi, soprattutto nelle regioni del Nord come Trentino, Friuli e Lombardia. Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che: «La malattia di Lyme è oggi la più diffusa e rilevante patologia trasmessa da vettore con diffusione nelle zone geografiche temperate. L’infezione, di origine batterica, colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni.

Può manifestarsi con sintomi gravi, persistenti e, se non viene curata, assume un decorso cronico. L’agente patogeno, la Borrelia, è un genere di batterio». E pensare che a combinare tutto questo disastro è una zecca grossa meno di un centimetro, la zecca dei boschi o Ixodida. All’inizio il sintomo più comune è un eritema cutaneo nei pressi della puntura. Se questo dovesse ingrossarsi e dovessero comparire altri sintomi come l’ingrossamento dei linfonodi, il mal di gola o la nausea meglio fare un controllo. Dopo qualche settimana più della metà dei pazienti può sviluppare artrite, così come alterazioni neurologiche o problemi cardiaci. Se il morbo di Lyme viene diagnosticato in tempo, si può ricorrere a una terapia antibiotica mirata e guarire nel giro di qualche settimana. Altrimenti, se l’infezione è più grave, “si ricorre alla somministrazione endovenosa o intramuscolo di ceftriaxone, la cui durata è in funzione del tipo di ulteriori sintomi, come complicanze neurologiche, cardiache o artrite. In una piccola percentuale di casi i sintomi possono persistere per qualche mese, anche oltre sei mesi” avvertono dall’Ospedale Niguarda di Milano.

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