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Alessandro Cecchi Paone: "Vi spiego perché a Berlusconi piacciono i gay"

silvia belfanti
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"A Berlusconi noi gay siamo simpatici perché è vero il detto che intorno ai froci ci sono sempre le donne più belle. È una legge". Ironico e irriverente, Alessandro Cecchi Paone ha commentato a La Zanzara di Radio 24 la sua candidatura alle Europee nelle file di Forza Italia. Il giornalista e conduttore televisivo è uno dei nomi del partito di Silvio Berlusconi per la circoscrizione dell'Italia meridionale e agli scettici che fanno notare che le sue idee non sempre corrispondono a quelle del Cav, lui risponde: "Berlusconi è un vero libertario, si è sempre circondato da gay pensa che in alcuni campi sono fondamentali. E poi non esiste un'azienda più disponibile nei confronti dei gay di Mediaset". Secondo il giornalista, Berlusconi non sceglie i candidati in base al loro orientamento sessuale e nel suo partito c'è assoluta libertà di espressione, tanto che "candiderebbe anche Luxuria, ne sono sicuro" dice il conduttore, che lancia poi una frecciata ai "traditori" del Cav: "tutti gli omofobi - continua - sono nati con Alfano e l'Ncd. Se sono andati tutti, da Formigoni a Giovanardi. Ho subito delle aggressioni terribili da parte loro". E il "suo" programma? Come detto, non pare compatibilissimo con quello di Forza Italia. A parte "le prostitute, che vanno tolte dalla strada, dallo sfruttamento e dalle malattie", Cecchi Paone spiega: "Vorrei il matrimonio tra omosessuali ma in Italia mi accontento anche delle unioni civili, come in Francia, mentre sono favorevole all'adozione del single anche gay. Il gay - aggiunge - può convivere con chi gli pare. L'importante è che sia una persona affidabile". Dunque sull'eutanasia: "Ognuno deve essere libero di scegliere come e quando morire. E finalmente la Corte Costituzionale ha smontato la legge 40 sulla fecondazione assistita", chiosa Cecchi Paone.

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