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Per i quarant'anni del Giornale, Sallusti fa arrabbiare Feltri

Lucia Esposito
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I quarant'anni del quotidiano Il Giornale (di cui dà conto il direttore di Libero Maurizio Belpietro nel suo editoriale di oggi, giovedì 26 giugno) sono stati un momento di festa celebrati al Teatro Manzoni di Milano con la presenza di tutti i volti e le firme storiche di via Negri. Ma non sono mancati i malumori. I protagonisti sono  Vittorio Feltri, oggi editorialista ma per anni direttore del quotidiano di Via Negri (che ha conservato l'ufficio che fu di Indro Montanelli) e l'attuale direttore responsabile Alessandro Sallusti.  Nell'inserto speciale che è stato preparato per celebrare l'anniversario, un numero con gli editoriali, le inchieste più significative dal 1974 ad oggi, la firma di Vittorio Feltri appare solo verso la fine della raccolta. Non solo. A far ulteriormente innervosire il fondatore di Libero, è stato il fatto che sia stato scelto un articolo di sport e non di uno dei suoi tanti editoriali.  Vittorio non ha nascosto a Sallusti la sua amarezza e la sua delusione. Ci sono altre firme che  "mancano all'appello" come quella di Enzo Bettiza (uno dei fondatori de Il Giornale), Alberto Pasolini Zanella e anche dell'attuale vicedirettore Nicola Porro. 

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