Alfonso Signorini: "Quando la sinistra mi voleva in politica e quando Marina Berlusconi voleva licenziarmi"
Dalla politica alla malattia, dal gossip - ovviamente - fino alla sua infanzia. A cuore aperto, Alfonso Signorini. Il re del gossip si confessa in una lunga intervista a Il Giornale. Il direttore di Chi premette: "Ho un difetto enorme: quando raggiungo qualcosa, poi voglio dell'altro". Sulle sue abitudini, spiega: "Dormo sempre pochissimo. Faccio meno per scelta, perché dico no a tante cose. E per costrizione, perché come racconto nel mio libro mi sono ammalato di leucemia". Un dramma, e Signorini spiega come è iniziato: "Ero in diretta, all'ultima puntata di Kalispera. C'era la Ferilli, ricordo la sua bocca che si muoveva, lei parlava parlava e io sentivo il sudore colarmi lungo la schiena. Avevo 40 di febbre, mi hanno portato subito in ospedale". Oggi, spiega il direttore, "vedo la vita con altri occhi. E' stato un incidente frontale, ma sono arrivato a considerarlo una benedizione. Un dono". Detersivi e nozze gay - Poi una curiosità. Si parla di Fedez, il rapper in recente polemica con Maurizio Gasparri e che a Sigorini aveva dedicato una canzone tutt'altro che benevola. "Io pensavo che Fedez fosse un detersivo - spiega Alfonso -, comunque l'ho ascoltato su youtube e mi sono detto: meraviglioso. Così l'ho intervistato e l'ho elogiato". Nessun rancore, dunque, tanto che Signorini interpretò se stesso nel video di quella canzone, chiamato proprio da Fedez. Si passa poi alla vita privata, al suo fidanzamento "da dodici anni e mezzo. Sono fortunato. Paolo non sa niente di spettacolo". Signorini, ritorna poi su quell'affermazione che fece discutere, "sono gay ma non mi piacciono i gay", e spiega: "Non amo le categorie. Già parlare di mondo o cultura gay per me è l'anticamera della ghettizzazione". Sulle nozze omo sottolinea che "non sono favorevole al matrimonio tout-court". Chiamata sinistra - Si passa poi alla politica, e a chi lo accusa di essere lo spin doctor di Silvio Berlusconi risponde: "Se è vero? Me lo chiedo pure io. L'altro giorno mi hanno dato del lecca-Renzi perché ho messo la D'Urso in copertina dopo che l'ha invitato in trasmissione". La politica, rimarca, "non mi piace. Altrimenti avrei detto sì a chi mi ha chiesto di farla". E qui, forse, la più grande sorpresa dell'intervista. Chi ha chiesto di fare politica a Signorini? "Tutti. A destra e a sinistra". Su Berlusconi, poi aggiunge: "Ci ho messo la faccia e lo sostengo, anche se sono amico di Renzi. Per la verità io non sapevo neanche cosa volesse dire spin doctor - torna sulla domanda precedente -. Anche a Renzi dico sempre: parla come mangi: perché lo chiami Jobs act? Riforma del lavoro". Quasi licenziato - Quindi, inesorabilmente, si passa al suo lavoro, al gossip. Si parte dalle foto di Veronica Lario recentemente pubblicate, e che la mostravano decisamente sovrappeso. Fu una cattiveria? "Lei si è arrabbiata, però poi ha perso dodici chili...come mai? Deve ringraziarmi, in realtà". Altro giro, altro aneddoto. Signorini svela che fu anche a un passo del licenziamento, complice il topless che pubblicò di Marina Berlusconi: "Mi ha telefonato dalle Bermuda, voleva licenziarmi". Poi aggiunge: "Ma io mi sono detto: se mi licenziano, divento il Che Guevara del gossip. Per fortuna ho l'amministratore delegato che mi difende". Signorini, inoltre, svela anche una telefonata di fuoco di Simona Ventura: "Siamo amici, mi ha sbranato". Perché? "Beh, c'era questa Botox Gallery...". Piccolo e str... - Infine un tuffo nell'adolescenza del re del gossip, che premette: "La fama da perfido funziona". E questa fama, si dice, se l'era costruita a scuola. E lui lo conferma: "E' vero, ero uno stronzo. Mi vergogno. Mi sono autogiustificato così: gli altri mi snobbavano, ero sempre lo sfigato, ma il giorno del compito in classe era la mia rivincita. Costruivo barricate per non far sbirciare, facevolo la spia col profe, davo suggerimenti sbagliati...". Perfido insomma, davvero perfido.