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La lettera di Silvio Berlusconi: "Errore dell'Europa isolare la Russia di Putin"

Eliana Giusto
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"L'assenza dei leader occidentali alle celebrazioni a Mosca per il settantesimo anniversario della Seconda guerra mondiale è la dimostrazione di una miopia dell'Occidente che lascia amareggiato chi, come me, da presidente del Consiglio ha operato incessantemente per riportare la Russia, dopo decenni di Guerra fredda, a far parte dell'Occidente". Silvio Berlusconi in una lettera inviata al Corriere della Sera critica la diserzione dell'Europa alla parata in Russia nel Giorno della Vittoria. "La scelta di non essere presenti a Mosca è prima di tutto una mancanza di rispetto al contributo decisivo della Russia alla vittoria su Hitler nel 1945 - prosegue il leader di Forza Italia - Naturalmente il regime di Stalin era un regime criminale, ma il sangue versato dai soldati russi (si calcolano 20 milioni di morti) per una causa che era anche la nostra meriterebbe ben altra considerazione. Quello che stiamo commettendo è un errore di prospettiva. Quella tribuna sulla piazza Rossa, sulla quale di fianco a Putin siederanno il presidente cinese, il presidente indiano, gli altri leader dell'Asia, non certificherà l'isolamento della Russia, certificherà il fallimento dell'Occidente". "È vero - scrive ancora il Cavaliere - con la Russia ci sono delle serie questioni aperte. Per esempio la crisi ucraina. Ma sono problemi che è ridicolo pensare di risolvere senza o contro Mosca. Anche perché in Ucraina coesistono due ragioni altrettanto legittime, quelle del governo di Kiev e quelle della popolazione di lingua, cultura e sentimenti russi. Si tratta di trovare un compromesso sostenibile fra queste ragioni, con Mosca e non contro Mosca".

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