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Edward Luttwak: "Con 20 mila soldati distruggiamo l'Isis"

Alessandra Menzani
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Il presidente degli Usa Obama se ne lava le mani. Non intende fare la guerra i fanatici che piazzano bombe sull'Occidente, quindi dobbiamo rassegnarci ad altro sangue, almeno fino a quando "non subentra un altro presidente alla Casa Bianca", dice il politologo americano Edward Luttwak in una intervista al Giorno. "Obama ha una chiusura mentale. Non pronuncia mai la parola guerra", fa notare Luttwak, "non chiama mai per nome l'Isis. Ma voi europei non notate che quando parla di terrorismo non aggiunge islamico? Che non usa mai il riferimento al radicalismo musulmano o alla natura musulmana della violenza praticata in Medio Oriente e altrove? Al massimo parla di estremismi". Il disimpegno di Obama sta modificando gli equilibri geopolitici in Europa: "Gli europei oggi guardano a Mosca e non a Washington. Rinasce l' alleanza franco-russa come nell' Ottocento dopo la sconfitta di Napoleone". Per decenni consulente del Pentagono, Luttwak è convinto che il Califfo può essere sconfitto solo da francesi e russi. "L'Isis verrebbe battuto in poche settimane. Mi auguro con la partecipazione anche di altri europei. Dell' Italia in particolare, la più esposta alla minaccia terroristica dopo la Francia. Non sarebbero necessarie tante truppe. Direi 20mila soldati".

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