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Cinepanettone, ora è guerra. La (dura) accusa a De Sica: una questione "di soldi" e di "certe pubblicità"

Andrea Tempestini
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Scoppia la guerra dei "cinepanettoni": Vacanze ai Caraibi di Neri Parenti con Christian De Sica contro Natale col Boss dei De Laurentiis con Lillo e Gregg. Ad oggi, nelle sale, il film di Parenti è in leggero vantaggio. Ma Lillo non ci sta: "Anche noi facciamo cinema commerciale, abbiamo lo stesso pubblico". Pronta la replica di Parenti: "Farsa o commedia, l'importante è far ridere". Ma poi è Lillo ad alzare la posta, spiegando che "Parenti e De Sica hanno puntato sulla classica formula che funziona da trent'anni, una formula che ha un pubblico molto affezionato. Io e Greg - prosegue - cerchiamo di fare qualcosa che riusciamo ad indossare bene, ma anche noi facciamo cinema commerciale, ci interessa solo far divertire il pubblico, mettere in scena una storia pop che funzioni come film di Natale". E ancora: "Non credo ci siano due pubblici, ma piuttosto esiste un pubblico legato al cinepanettone classico e un pubblico che vuole vedere altro, una commedia sofisticata. Siamo stati scelti dalla Filmauro come umoristi, ma soprattutto come autori. Guerra dei cinepanettoni? Non la vivo come una guerra, ma credo sia naturale, dopo trent'anni trovare altre strade come ha fatto De Laurentiis". Lillo prosegue nell'intemerata: "Per il cinepanettone classico 30 anni sono davvero tanti. De Sica lo stimo molto. È un bravissimo attore ma non si può fare sempre la stessa commedia. Io e Greg - punta il dito - poi i soldi non li abbiamo mai inseguiti. Abbiamo rifiutato anche delle pubblicità perché non ci piacevano. Siamo fatti così". Ogni riferimento non è puramente casuale...

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