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Lory Del Santo esce dal coro: "Giusto fare sesso in cambio di una parte. Mi trovai davanti il regista nudo con un perizoma..."

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Matteo Legnani
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Alè, una che va controcorrente. E che non si unisce al coro "sono stata stuprata anch'io" magari dopo essersene stata zitta per 20 anni. È Lory Del Santo, che a La Zanzara su Radio24 arriva addirittura a dire che "è uno schifo, una vergogna, che tutte le attrici abbiano denunciato in blocco Weinstein. Lo trovo osceno. Certo, gli uomini ci provano, ma una può tranquillamente sottrarsi". Poi rivela: "Anche a me è successo con un regista italiano molto famoso, deceduto. Mi ha sconvolto la maniera in cui l'ha fatto. Mi ha fatto chiamare nel suo ufficio, io ero sconosciuta. Apre la porta, arriviamo in una stanza e si è messo a guardare le mie foto. Non c'era nessuno, nemmeno la segretaria. Poi a un certo punto è sparito, è andato in un'altra stanza. Ero stupita. Passano alcuni minuti e mi chiama. Era nudo con addosso solo un perizoma rosso, come un tanga, con un filo rosso nella parte dietro. Era un ciccione, mi faceva ribrezzo. Pelle bianca e pelosa. Non mi ha costretto, e mi sono velocemente e gentilmente divincolata dal tentativo di abbraccio e sono andata via. Non ho mai preso nessuna parte, ovviamente". E ancora: "Con me - prosegue - ci hanno provato tutti, ovunque. E trovo legittimo fare sesso in cambio di una parte. Ma se non è sicuro che poi mantengano la promessa, no. Io sono stata sempre preoccupata che alle parole seguissero i fatti. Farlo per qualcosa bene, ma per niente no. Sarebbe una beffa, una presa in giro”.

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