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Massimo Giletti sul duello con Silvio Berlusconi: "La frase su Barbara D'Urso lo colpì"

Andrea Tempestini
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Nel giorno del suo battagliero esordio su La7 con Non è l'Arena, Massimo Giletti ha rilasciato un'intervista-fiume al Fatto Quotidiano. E tra diversi attacchi alla Rai - in vista del duello con Fabio Fazio - e diversi aneddoti personali, il conduttore è tornato anche sul celeberrimo duello in tv con Silvio Berlusconi, ai tempi della campagna elettorale per le politiche del 2013. Un confronto tesissimo, in cui il Cavaliere, incalzato, minacciò più volte di andarsene. "Forse è stata più una partita a scacchi - commenta Giletti ricordando l'episodio -: lui sapeva di non poter andare via, io ero quasi certo che fosse rimasto". Insomma, fu un momento tesissimo e delicato. E Giletti rivela: "Dietro le quinte mi suggerivano di lasciar perdere, di stare zitto. Però quando è finita la puntata, Berlusconi mi ha stretto la mano: Complimenti, dovevo giocare la mia partita. E l'ha giocata - sottolinea -. Io lo avevo attaccato duramente, la frase non siamo da Barbara D'Urso lo colpì". E a tal proposito, dopo quella frase la D'Urso si fece sentire? "Non ha tempo, con tutti i programmi che conduce... Va bene così. E sta stappando champagne da quando non sono più a Domenica In", conclude Giletti, come sempre tagliente contro Viale Mazzini. Per approfondire leggi anche: Così Massimo Giletti spazzerà via la Rai e Fazio

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