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Gene Gnocchi e Claretta Petacci maiala, l'omaggio di una donna a Belluno all'amante di Benito Mussolini

Andrea Tempestini
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Ancora uno schiaffo a Gene Gnocchi per lo scivolone su "Claretta Petacci maiala". Già, perché in piazza dei martiri a Belluno, vicino al luogo dove il 17 marzo 1945 furono impiccati quattro partigiani, nel parco dedicato ai caduti della Resistenza, sono stati deposti dei fiori in onore della Petacci. L'idea è stata di una signora di Belluno, Titti Monteleone, che ha reso omaggio all'amante del Duce il cui cadavere fu appeso a testa in giù a piazzale Loreto con dei fiori e con la foto di una lapide, il tutto appeso a un lampione. L'omaggio è stato visto da un professore universitario, Alberto Riva, che ha segnalato la vicenda al Comune. I fiori sono stati rimossi, ma la donna li ha nuovamente appesi. E così più volte. Da par suo, la signora Monteleone non si tira indietro. Intervistata dal Corriere delle Alpi afferma: "Mi dispiace essere stata fraintesa, il mio voleva essere un gesto d'amore. Quando ho saputo che la foto era stata tolta, l'ho rimessa. Se il problema è il posizionamento in piazza, posso anche spostarli". Con buona pace di Gene Gnocchi. Leggi anche: Occhio, il nipote del Duce vuole rovinare Gene Gnocchi

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