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"Guardatelo in faccia, capirete come ridurrà l'Italia". Sgarbi, profezia terrificante su Di Maio

Eliana Giusto
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"Dopo la mia testa mozza vi mostro il ritratto del mio antagonista, Giggino Di Maio, esposto al Mudec di Milano". Vittorio Sgarbi, sul Giornale, torna all'attacco del candidato premier del Movimento Cinque stelle partendo dall'opera di Frida Kahlo ora in mostra nel capoluogo lombardo. "È bellino, ordinato, composto. In guardaroba ha un tubino blu, per assimilarsi a un pretino protestante. I capelli sono corti, lo sguardo mesto. Un solo inconveniente: porta male". Leggi anche: Sgarbi, l'orrore a Pomigliano: lo hanno sgozzato. "Di Maio, vedrai che sorpresina domani" Lo prefigurò la più grande artista donna: "Allora Giggino si chiamava Alejandro Arias. Frida Kahlo lo incontra nel 1922, quando sono entrambi studenti alla National Prep School di Città del Messico. I due si innamorano, e sono, fino al 1925, inseparabili". Poi l'incidente gravissimo dal quale Alejandro esce indenne mentre Frida ferita in modo grave. "La somiglianza è sorprendente" tra Alejandro e Giggino ma "Frida è come l'Italia. Nell'incidente con Giggino, lui uscirà indenne, mentre l'Italia uscirà malridotta, ferita in modo irreparabile. Teniamoli lontani, facciamo scendere Giggino dall'autobus prima che sia troppo tardi".

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