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Rai, Licia Colò confessa prima di tornare in video: "Non siamo come gli animali. Perché me ne andai"

Davide Locano
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Quattro anni fa ha lasciato Rai3 per incompatibilità con la nuova linea editoriale della rete, approdando a Tv2000. Ma dal 24 settembre Licia Colò torna ad essere un volto della tv di Stato con Niagara - Quando la natura fa spettacolo, 6 puntate in onda il lunedì in prima serata su Rai2. Come vive questo ritorno in Rai? «Sono molto contenta soprattutto perché posso portare in video un progetto che mi sta molto a cuore, scritto due anni fa con Vincenzo Arnone, non per il ritorno in sé perché a me sembra di essere sempre stata a casa». Eppure quattro anni fa è stata lei a voler andare via. «Noi uomini, a differenza degli animali, siamo portati a guardare indietro, incapaci di vivere il presente, ma il passato è passato: io oggi sono felice. Da mio padre, che purtroppo ho perso quest'anno, ho imparato a vedere solo le cose belle e quello che è stato non mi interessa». Leggi anche: Licia Colò, la nuova vita a 55 anni: come svolta Il presente è Rai2, una rete dal target più giovane rispetto a Rai3: la preoccupa? «No, il mio è un pubblico abbastanza vasto, ci sono tante persone che mi vogliono bene fin da quando facevo Bim Bum Bam, tanti ragazzi che sui social mi manifestano grande affetto per il lavoro fatto e ho anche un seguito di videomaker tutti abbastanza giovani, tra i 25 e i 35 anni». Il nuovo programma sarà naturalistico, come lascia intendere il titolo? «Sì, celebreremo la bellezza: ad esempio la complessità della fioritura, le grandi migrazioni o la perfezione del falco pellegrino, che riesce a mettere a fuoco un topolino da u'altezza di duemila metri. E racconteremo come tutelare questa bellezza, messa costantemente in crisi, con approfondimenti scientifici e incontrando degli esperti. Le sei puntate saranno girate in esterna con le riprese in 4k, con un grosso investimento in tecnologia da parte della Rai, speriamo di farne altre in futuro». L'ambiente è un tema che l'appassiona da sempre. «Sono molto fortunata perché faccio quello che ho sempre voluto fare. Ho iniziato per caso a lavorare in televisione a vent'anni, dovevo sostituire per un mese Gabriella Golia come annunciatrice di Antenna Nord ma in quel mese la rete è diventata Italia 1 e mi sono ritrovata a fare Grand Prix con Andrea De Adamich, Bim Bum Bam con Paolo Bonolis, Festivalbar, Azzurro e una Buona Domenica con Costanzo, ma il mio sogno era riuscire a fare un programma che si occupasse del rapporto tra uomini e animali e dopo sei anni, nel 1989, mi hanno fatto fare L'arca di Noè: all'epoca parlare di ambiente sembrava una cosa da folli visionari, ma la Terra è la nostra casa e dobbiamo prendercene cura». Oggi qual è il suo sogno? «Quello di quest'anno era riuscire a fare Niagara, ma ogni notte si sogna ed è importante continuare ad avere degli obiettivi». Ora che è tornata in Rai lascerà Tv2000? «No, il 28 ottobre partirà la quinta stagione di Il mondo insieme, che è un altro progetto mio al quale tengo molto, che andrà avanti fino a giugno. Su Tv2000 ho condotto diversi programmi, uno anche con mio marito, Dio li fa e poi li accoppia, su come si affrontano le cose della vita». Che progetti ha dunque per il futuro? «Un libro che, come il programma tv, cerca di accendere i riflettori sulla bellezza che abbiamo intorno e cui non diamo il giusto risalto. Si intitolerà L'aragosta vive 100 anni, ho già trovato un editore ma forse lo pubblicherò direttamente sui social». di Donatella Aragozzini

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