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Massimo Bossetti, l'esperta: il documento che svela senza ombra di dubbio chi è davvero

Davide Locano
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Ma che cosa rivela la grafia di Massimo Bossetti, l'uomo condannato in via definitiva all'ergastolo dopo la sentenza di Cassazione per l'omicidio di Yara Gambirasio? Un'analisi della scrittura è stata effettuata da Evi Crotti per Il Giornale, dove si legge che dal modo di scrivere di Bossetti emerge "un notevole narcisismo, accompagnato da una cura eccessiva della propria immagine". E ancora, si nota "un atteggiamento 'accalappiante'", che avrebbe condizionato la sua parte emotivo-affettiva, "creando in lui ambivalenza di sentimenti". Insomma, per l'esperta Bossetti "passa con grande facilità da sentimenti di freddezza razionale ad atri di 'sdolcinatura accaparrante' per ottenere comprensione e sedurre l'interlocutore col suo modo di fare". Ovviamente, la grafia non può dire se sia stato l'assassino di Yara, ma per la Crotti "senza dubbio ci permette di affermare che ci troviamo di fronte ad un personaggio indefinibile e contorto, che non è riuscito a conciliare le forti pulsioni emozionali con un adeguato controllo consapevole. Ciò è senza dubbio alla base di un carattere borderline vale a dire ai limiti della patologia caratteriale". Leggi anche: Bossetti, dramma in carcere: sono costretti a sedarlo

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