Sei writers per il mare, a Roma JB ROCK si ispira a Klimt
(AdnKronos) - Sei artisti in sei diverse capitali europee per altrettante opere che rappresentano da una parte un urlo di protesta contro la pesca a strascico di profondità e dall'altra una dichiarazione d'amore per il mare. Una mobilitazione internazionale che passa attraverso l'arte e che va in scena contemporaneamente a Roma, Berlino, Bruxelles, Lisbona, Londra e Madrid nel giorno in cui i ministri Ue della Pesca si riuniscono in Consiglio per decidere il futuro del mare. Gli street artists più conosciuti del momento disegnano oggi le loro opere davanti ai dicasteri; di fronte a quello di via Venti Settembre a Roma c'è JbRock che all'iniziativa di Bloom, un'organizzazione che fa parte della Deep Sea Conservation Coalition (coalizione di oltre 70 organizzazioni non governative, organizzazioni di pescatori e istituti che si occupano di politica e normativa, impegnati a proteggere il mare profondo), dedica un'opera realizzata con la tecnica dello stencil e ispirata a "Sangue di pesce" di Gustav Klimt. Obiettivo: attirare l'attenzione sul dossier oggetto dell'incontro governativo di oggi, che mira a una graduale eliminazione delle tecniche di pesca profonda distruttiva come lo strascico di profondità. La richiesta di cui gli artisti si fanno portavoce è che i ministri prendano posizione a sostegno della proposta presentata nel 2012 dalla Commissione Ue per un nuovo Regolamento che stabilisca criteri più restrittivi per la pesca degli stock d'alto mare nelle acque dell'Unione Europea e in quelle internazionali dell'Atlantico Nord-Orientale, sostituendo l'attuale regime d'accesso alla pesca in alto mare. Tra le misure proposte dalla Commissione, il divieto della pesca a strascico nelle acque profonde. "La pesca a strascico, sostenuta peraltro da un sistema di sussidi pubblici, è ormai unanimemente riconosciuta come il più grande eccidio nei confronti delle specie di profondità che abitano gli oceani - fa sapere Bloom - E' l'equivalente marino di giganteschi bulldozer che distruggono i coralli millenari e riducono l'habitat marino in macerie. Le reti raccolgono tutto ciò che trovano, compresa una grande quantità di specie a rischio di estinzione come gli squali di profondità". La sua messa al bando è richiesta da oltre 300 scienziati internazionali e solo in Francia, più di 850.000 persone hanno firmato una petizione indirizzata al presidente Hollande per bandirla. Intanto però la Francia e la Spagna persistono nel difendere questa pratica. "Francia e Spagna - spiega Claire Nouvian, fondatrice di Bloom - tradiscono l'impegno a difendere l'interesse comune, proteggono gli interessi maturati da poche potenti lobby industriali, ignorano la volontà dei cittadini e usano la loro conoscenza dei meccanismi politici dell'Ue per boicottare il divieto di attrezzi da pesca altamente distruttivi". L'Italia, in qualità di Presidente dell'Unione Europea, ha la grande opportunità di promuovere una riforma ambiziosa per la salvaguardia degli oceani profondi. Insieme alla Germania, che ha difeso un'ambiziosa riforma della politica comune della pesca, può garantire un futuro sostenibile per la pesca in Europa. "Chiediamo al ministro Martina - dichiara Domitilla Senni, portavoce della Deep Sea Conservation Coalition - di sbloccare il dossier nel corso del semestre europeo e portare avanti un processo legislativo fermo ormai da 2 anni, consentendo così all'Italia di offrire un contributo fondamentale per il raggiungimento di un ambizioso obiettivo: la preservazione degli stock e la salvaguardia di un futuro sostenibile per la pesca europea". E oggi, la comunità della street art europea scende in strada per farsi portavoce di questo messaggio. E se a Roma c'è JB Rock, a Madrid, a Calle Colegiata, c'è Spok Brillor; a Bruxelles, nella piazza davanti al Consiglio dell'Unione Europea, Popay; a Berlino a Wedding, SP 38; a Londra, in Kensington Road, Panik; a Lisbona, in Praça do Comercio, davanti al ministero della Pesca e Agricoltura, David Jae. Bloom è un'organizzazione no-profit fondata nel 2005 che lavora per la conservazione marina e la protezione della pesca sostenibile, attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e la mediazione scientifica di temi ambientali, la produzione di studi indipendenti e la partecipazione a consultazioni pubbliche e processi istituzionali. Le azioni dell'associazione si rivolgono al pubblico generale e alle autorità politiche ed economiche.