All'umanità un pianeta non basta, ne servono uno e mezzo
Roma, 30 set. - (AdnKronos) - L'attuale domanda di risorse dell'umanità supera del 50% la capacità che i sistemi naturali hanno di rigenerarsi. Insomma: servirebbero una Terra e mezza per produrre le risorse necessarie a sostenere la nostra attuale impronta ecologica. Stiamo tagliando legname più rapidamente di quanto gli alberi riescano a ricrescere, pompiamo acqua dolce più velocemente di quanto i corsi sotterranei riforniscano le fonti e rilasciamo Co2 più velocemente di quanto la natura sia in grado di sequestrare. Lo rileva il Living Planet Report 2014 che stila anche una classifica dei 10 Paesi con la più alta impronta ecologica pro capite: Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Danimarca, Belgio, Trinidad e Tobago, Singapore, Stati Uniti d'America, Bahrein e Svezia. E ancora: l'impronta ecologica pro capite dei Paesi ad alto reddito è in media di cinque volte superiore a quella dei Paesi a basso reddito. Ma è possibile aumentare il tenore di vita utilizzando meno risorse naturali e separare il rapporto tra impronta ecologica e sviluppo è ormai una priorità globale, come indicato dal rapporto. "L'overshoot, o 'sorpasso', ecologico è la sfida che definisce il XXI secolo - commenta Donatella Bianchi - Quasi tre quarti della popolazione mondiale vive in Paesi in serie difficoltà con un deficit ecologico unito a un basso reddito. La crescita di domanda di risorse naturali chiede che ci concentriamo su come migliorare il benessere umano attraverso meccanismi diversi da quelli mirati alla continua crescita".