Roma, 10 mag. (Adnkronos) - La combinazione della luce solare con il grafene è stata studiata dai ricercatori della National Univeristy di Singapore che hanno dimostrato come sia possibile costruire edifici in grado di assorbire la luce del sole trasformandola in energia, diventando delle vere e proprie batterie ad accumulo green. La scoperta, che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science, potrebbe portare alla costruzione di interi quartieri autosufficienti da un punto di vista energetico, in grado di distribuire alla rete l'energia in eccesso. La luce del sole, colpendo la superficie degli edifici, viene catturata e distribuita sotto forma di energia elettrica a tutto il complesso. Allo stesso tempo le pareti colpite dalla luce, realizzate in grafene, possono mutare temperatura luminosità e trasparenza così da adattarsi perfettamente alle condizioni ambientali esterne. Il grafene fa parte di una serie di materiali dello spessore di un atomo scoperti nel 2004 dai professori premi Nobel Geim e Novoselov dell'Università di Manchester. Questo nuovo materiale è utilizzato anche per la realizzazione di conduttori super veloci, microchips ed hanno la caratteristica di cambiare stato passando dall'opacità alla trasparenza a seconda del flusso elettrico che li attraversa. Gli edifici costruti con l'uso di questi materiali, definiti 'eterostrutture' , hanno quindi delle capacità di funzioni straordinarie, ottenute attraverso la combinazione del grafene con monostrati di particolari metalli chiamati 'metalli di transizione'. Il risultato sono dei veri e propri dispositivi fotovoltaici estremamente sensibili ed efficaci.




