Trovati 2 nidi di Caretta caretta sul versante tirrenico della Calabria
La supervisione scientifica di tutte le nidificazioni di tartarughe è condotta dell'Università della Calabria
Roma, 7 ago. - (Adnkronos) - Sono due i nidi di Caretta caretta ritrovati sul litorale di Bonifati, in provincia di Cosenza, uno già schiuso e l'altro messo in sicurezza dai ricercatori del dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell'Università della Calabria e costantemente monitorato. Le operazioni sono condotte anche grazie alla collaborazione delle associazioni locali e del Circolo Legambiente di Belvedere Marittimo. Con quest'ultima scoperta sono 3 i nidi identificati con precisione sulla costa tirrenica della Calabria che, tenuto conto dei 17 censiti sul lato ionico, è oggi la regione italiana più importante per la nidificazione della Caretta caretta. La supervisione scientifica di tutte le nidificazioni di tartarughe è condotta dell'Università della Calabria, che a partire dal prossimo autunno avvierà in partnership con Legambiente, la Regione, i comuni di Palizzi e di Brancaleone e le società Chlora ed Euro Work consulting, il progetto Life Caretta Calabria che concentrerà la sua attenzione sui siti della costa ionica. "Va sottolineato l'impegno costante e sinergico di ricercatori e università, enti e istituzioni e il supporto delle associazioni per costituire una vera e propria rete a tutela delle tartarughe marine e più in generale della biologia marina in tutta la regione", commenta Stefano Raimondi dell'ufficio Aree Protette e Biodiversità di Legambiente. Per il sindaco di Bonifati, Antonio Mollo, "la presenza di questi due nidi di tartarughe sulle spiagge del nostro comune è uno stimolo a fare di più nelle politiche di sostenibilità che abbiamo intrapreso con la mia amministrazione, e consideriamo la presenza delle tartarughe come un segnale di incoraggiamento che raccogliamo con interesse ed entusiasmo". I rischi a cui vanno incontro le nidiate sono molteplici, se si considera che il periodo di schiusa coincide in larga parte con il periodo di massimo affollamento turistico delle spiagge: "lo spianamento e la pulizia meccanica degli arenili, il passaggio di mezzi fuoristrada possono essere causa di distruzione di intere nidiate, così come lo sono le luci artificiali di lungomare, forse il maggior fattore di rischi - spiega Tony Mingozzi del dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell'Università della Calabria - Tuttavia la nidificazione di questo straordinario animale non è incompatibile con una frequentazione turistica rispettosa degli arenili ma anzi, salvaguardare la tartaruga marina significa tutelare il mare e le spiagge dal degrado". Intanto per sensibilizzare i cittadini sul tema della cura delle spiagge anche nell'ottica della salvaguardia di questi importanti e protetti rettili marini, Legambiente organizza a Bonifati venerdì prossimo, 9 agosto, un'edizione speciale di Spiagge e fondali Puliti a cui parteciperanno i volontari del circolo locale dell'associazione insieme a Legambiente Calabria e a tutti i bagnanti che si vorranno aggregare per collaborare alla tutela del litorale e della sua delicata fauna selvatica.