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E' all'avanguardia la flotta navale contro i fenomeni di inquinamento marino

A Civitavecchia la simulazione di alcune delle imbarcazioni che la compongono

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Civitavecchia, 9 ago. - (Adnkronos) - "Uno strumento importantissimo per intervenire contro i fenomeni di inquinamento marino che ci pone all'avanguardia a livello internazionale e che ci ha già consentito di intervenire tempestivamente, nelle settimane scorse, con risultati positivi in occasione di sversamenti e di inquinamenti di superficie". Così il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando presenta la flotta anti inquinamento in occasione della simulazione di intervento, oggi a Civitavecchia, riferendosi agli interventi effettuati, proprio all'inizio della stagione estiva, all'Isola di Capraia e a Salerno, "episodi non devastanti ma significativi" secondo il ministro. La rete di pronto intervento che il ministero dell'Ambiente schiera in difesa dei 7.500 chilometri di costa italiana con il nuovo contratto firmato con Castalia, il consorzio che fornisce il servizio, vanta una flotta di 35 navi, 9 d'altura e 26 navi costiere, più diversi battelli minori e di servizio, collocate nei principali porti italiani, negli scali a maggiore rischio di inquinamento e in prossimità delle zone di mare più delicate dal punto di vista ambientale, come le riserve e le aree protette. Le unità sono dotate di tecnologie moderne ed efficaci, come speciali radar per individuare le macchie di inquinante sulla superficie del mare, algoritmi di calcolo e modelli di diffusione delle sostanze, dispositivi di assorbimento. L'odierna esercitazione di Civitavecchia ha visto protagoniste le navi Tito, Tirreno, Ecogiglio e Ievoleco che hanno simulato un'azione di controllo, isolamento e raccolta di sostanze pericolose cadute in mare. Simulando la presenza di una macchia di inquinamento, le tre navi hanno posato in mare le panne galleggianti per isolare e contenere l'inquinamento, mentre un battello skimmer ha raccolto dall'acqua l'inquinante caricandolo in alcune cisterne. La flotta anti inquinamento è uno strumento "che ha resistito anche alla cura della spending review e che deve essere motivo di orgoglio per l'Italia e l'occasione per richiamare l'attenzione di tutti gli operatori marittimi sulla vigilanza e la piena ottemperanza delle norme che tutelano il mare", aggiunge Orlando. In materia di tutela del mare, l'Italia "ha una normativa avanzata ma la normativa da sola non basta - aggiunge Orlando - serve la piena collaborazione di tutti gli armatori e degli operatori marittimi". E in relazione ai mari italiani aggiunge: "vivono una situazione di sofferenza perché l'Italia è un Paese industriale con una serie di strascichi che hanno caratterizzato un modello di sviluppo che si è ripercorso negativamente anche sul mare. Siamo impegnati su molti fronti in attività di bonifica e di recupero. Proprio ieri abbiamo avuto un incontro sul porto di Livorno e la sua bonifica".

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