Per l'agricoltura una nuova duplice sfida: più cibo con meno risorse naturali
Roma, 19 ago. - (Adnkronos) - "La sfida dell'agricoltura è duplice: coniugare l'incremento della produzione con l'aumento della sostenibilità ambientale". Così il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, intervenendo a Rimini al seminario sul tema 'Sostenere il futuro, tutela delle risorse e sviluppo economico' nell'ambito del XXXIV edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli. "Negli anni '60-70 -sottolinea Guidi- c'è stata una rivoluzione verde che ha permesso di incrementare la produttività dell'agricoltura per soddisfare il bisogno di cibo degli abitanti del pianeta. Una rivoluzione sostanzialmente affidata alla chimica. Allora il pianeta era abitato da 3 miliardi di abitanti, ora sono 6 e saranno 9 miliardi nel 2050. Va avviata una nuova rivoluzione verde che tenga conto dell'esigenza di raddoppiare la produzione in poco meno di quarant'anni con minore superficie coltivabile, minore utilizzo di acqua, chimica ed energia, maggiore attenzione all'ecosistema". Infatti, rileva il presidente di Confagricoltura, "occorre produrre cibo ma anche mangimi, fibre, biomassa e biomateriali secondo condizioni di competitività e sostenibilità, oltre tutto attenuando ed adattandosi ai cambiamenti climatici". Guidi ha quindi elencato le priorità: gestione dell'acqua, consumo del suolo, forestazione, diminuzione delle emissioni, tecniche e colture che favoriscono il maggior assorbimento della CO2, ulteriore sviluppo delle agro-energie ed efficienza energetica, prodotti fitosanitari. "E' arrivato il momento di porre l'agricoltura al centro delle politiche di sviluppo nazionali, europee e globali. Occorre un nuovo approccio verso un settore che non è residuale, ma centrale e vitale per il progresso e la crescita; che già produce nel rispetto dell'ambiente e dà occupazione", conclude il presidente di Confagricoltura.