Cerca
Cerca
+

Ecco le aziende più etiche al mondo, c'è anche illycaffè

Sostenibilità

  • a
  • a
  • a

Roma, 14 feb. - (AdnKronos) - Le aziende più etiche al mondo sono 135, operanti in 23 Paesi e 57 settori diversi. E' la classifica 2018 (World's Most Ethical Companies) dell'Ethisphere Institute, leader globale nella delineazione e nella promozione di standard per pratiche commerciali etiche, che dal 2007 premia le aziende che promuovono cambiamenti positivi in collettività e comunità commerciali in tutto il mondo. Unica italiana ad aver ricevuto il riconoscimento è illycaffè che sottolinea la capacità dell'azienda di guidare il proprio settore industriale all'insegna dell'integrità, dando precedenza a pratiche commerciali eticamente impeccabili. L'azienda si aggiudica il riconoscimento per il sesto anno consecutivo. "Sono le aziende private a creare gran parte del valore economico mondiale ed è fondamentale che svolgano le proprie attività rispettando un rigoroso codice etico, in particolare in un'epoca caratterizzata dalle sfide crescenti rappresentate dai mutamenti climatici e dalla rapida crescita della popolazione", spiega Andrea Illy, presidente di illycaffè S.p.A. e autore del libro “Il caffè espresso: la scienza della qualità”. "Siamo impegnati nella stessa missione di Ethisphere Institute, ovvero riconoscere, promuovere e guidare gli sforzi necessari all'implementazione di pratiche commerciali etiche comprendenti tutta una serie di aspetti, dalla governance alla gestione ambientale" conclude Andrea Illy. "In un 2017 caratterizzato da un profondo mutamento del dibattito a livello mondiale, è emersa una voce dotata di nuova forza. Le multinazionali con un unico codice di comportamento sono oggi la forza più potente a disposizione della società per migliorare le condizioni di vita delle persone. Quest'anno, le aziende hanno saputo far sentire la propria voce in modo sempre più rilevante. Il nostro premio alle realtà più etiche al mondo, in particolare, continua a mostrare preziosi esempi di leadership in questo senso", afferma Timothy Erblich, CEO di Ethisphere.

Dai blog