Eni e Gse presentano il modello Assemini: un impianto fotovoltaico da 26 MWp
Roma, 3 lug. (AdnKronos) - A un anno dalla sigla dell'accordo di collaborazione, Eni e Gse hanno presentato l'impianto fotovoltaico della capacità di 26 MWp in fase di realizzazione presso il polo industriale di Assemini in provincia di Cagliari. L'impianto rientra nell'ambito del Progetto Italia, l'insieme di iniziative che Eni sta realizzando allo scopo di valorizzare, in ottica sostenibile, le proprie aree industriali dismesse, in particolare nel Mezzogiorno. E' quanto si legge in una nota. L'evento di oggi, spiegano le due aziende, rappresenta il frutto dell'accordo di collaborazione Eni-Gse siglato lo scorso 6 giugno 2017, con il quale le due società hanno dato seguito agli impegni presi implementando tecnologie per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, valorizzando il territorio attraverso il rilancio dell'occupazione e supportando l'economia sostenibile. Grazie ad una potenza massima di 26 MWp, l'energia prodotta dai pannelli solari installati andrà ad alimentare il ciclo di produzione del sale, prodotto dalla società Ing. Conti Vecchi, coprendo circa il 70% del consumo energetico totale. In questo senso, Eni e GSE sono in prima fila nel supportare politiche di economia circolare che promuovano uno sviluppo sostenibile attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e il riutilizzo del suolo. Eni ha identificato il polo di Assemini quale area per lo sviluppo di tecnologie nel campo delle energie rinnovabili valorizzandone il contesto, con l'obiettivo di realizzare un laboratorio permanente per lo sviluppo tecnologico nel campo ambientale ed energetico e realizzare impianti tecnologicamente avanzati quali il CSP (Concentrated Solar Power), sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il MIT (Massachusetts Institute of Technology). Per Eni la circolarità è un driver strategico da applicare a tutti i business, trasformando gli asset esistenti e dando loro nuova vita ed un futuro sostenibile. Il modello di efficienza Eni punta alla continua evoluzione nell'ottica di crescita, portando alla rigenerazione di ciò che si è costruito in passato, secondo nuove prospettive, con l'obiettivo di autosostenersi annullando gli sprechi e le perdite. Per l'attuazione del progetto di sviluppo del sito, che non usufruisce di nessuna incentivazione diretta, GSE ha fornito il know-how acquisito nel settore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, completando le analisi sui vantaggi ambientali e socio-economici del Progetto Italia che Eni sta realizzando. "Con il Progetto Italia abbiamo l'obiettivo di dare nuova vita ad aree industriali Syndial già sottoposte a bonifica e disponibili ad ospitare impianti di energia rinnovabile su grande scala. L'investimento di 260 milioni di euro porterà alla produzione di circa 0,4 TWh/anno di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo impianto presso le Saline, con una potenza di 26 MWp e una produzione attesa di circa 42 GWh/anno, consolida la nostra strategia basata sull'impegno che da anni viene profuso sul territorio per prendere attivamente parte alla transizione dell'energy mix verso un futuro low carbon", commenta Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. "A un anno esatto dalla firma, l'accordo tra Eni e Gse produce i primi concreti effetti in favore dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici", ha detto il presidente del Gse Francesco Sperandini, spiegando che "l'impianto fotovoltaico installato qui ad Assemini costituisce un valore aggiunto in termini di economia circolare, riduzione della CO2, occupazione, rilancio e valorizzazione del territorio. Questo è il percorso intrapreso dal Gse, da tempo impegnato su più fronti per promuovere e diffondere modelli di sostenibilità ambientale replicabili su tutto il territorio italiano".