Clima, gli esperti lanciamo l'allarme
Roma, 8 ott. - (AdnKronos) - Limitare il riscaldamento globale ad un aumento di 1,5 gradi Celsius è ancora possibile, ma solo con "cambiamenti rapidi, di ampia portata e senza precedenti". E' quanto rilevano gli esperti del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) che oggi a Incheon, nella Corea del Sud, ha presentato il rapporto speciale “Global Warming of 1.5°C”, due mesi prima della prossima conferenza ONU sul clima. Secondo i ricercatori, con il riscaldamento globale di 1.5 ° C rispetto ai 2 ° C, l'innalzamento globale del livello del mare sarebbe inferiore di 10 cm. Inoltre, si ridurrebbe drasticamente anche la probabilità di un oceano artico senza ghiaccio in estate, e le barriere coralline diminuirebbero del 70-90%, mentre praticamente sparirebbero con 2°C. Il rapporto afferma che sono necessari drastici cambiamenti in tutti i settori e che le emissioni di biossido di carbonio provocate dall'uomo devono diminuire di circa il 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Inoltre, i livelli di CO2 dovrebbero raggiungere quello che viene chiamato "emissioni nette zero" entro il 2050, il che significa che eventuali emissioni residue dovranno essere compensate rimuovendo CO2 dal aria. L'accordo di Parigi del 2015 prevedeva uno sforzo globale per mantenere gli aumenti delle tempeste sotto i 2 gradi Celsius e proseguire gli sforzi per limitare ulteriormente tale aumento a 1,5 gradi. Gli Stati Uniti hanno abbandonato l'accordo nel 2017, mettendo in dubbio la sua efficacia. La maggior parte dei ricercatori concorda che se non si fa nulla per ridurre le emissioni di gas serra, la Terra continuerà lungo un percorso di riscaldamento globale che potrebbe raggiungere i 3 o 4 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali. Domani, i ministri dell'ambiente dell'Ue dovrebbero finalizzare gli obiettivi climatici del 2030, in vista dei negoziati a livello globale che si svolgeranno a dicembre a Katowice, in Polonia, sull'attuazione dell'accordo 2015.