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Antonino Mattarella: "Un consiglio a mio fratello Sergio? Si guardi dai politici"

Andrea Tempestini
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Del fratello di "Sergiuzzo", come lo chiamavano da bambino, negli ultimi giorni, se n'è parlato molto. Tutta colpa di una vecchia storia, di una vicenda relativa ai suoi rapporti con alcuni criminali della banda della Magliana. Lui è Antonino Mattarella, fratello del neopresidente della Repubblica, Sergio. "Sono io Antonino Mattarella, ho 78 anni, quattro più di Sergio, ho fatto il docente universitario - spiega in un'intervista a Repubblica - e quando non sto a Roma sono sempre qui a Santa Venerina con i miei cani di razza che allevo e mando ai concorsi". Per la precisione si tratta di 47 cani, con i quali vive in un rifugio che si trova sotto all'Etna, circondato da nove ettari di vigna. Le ombre - Antonino Mattarella parla subito di quelle ombre nel suo passato, senza però voler entrare nel dettaglio. "Sono amareggiato - premette -, io non c'entro con l'attività politica di mio fratello, non ho mai interferito con certe cose, né con Sergio e prima neanche con Piersanti. Non avevano bisogno di me". Sulla vicinanza con i criminali della Magliana aggiunge: "E' una vicenda assurda, di 25 anni fa. Lo stesso pm che l'aveva aperta ha chiesto poi l'archiviazione che il giudice ha controfirmato. Cosa dovrei aggiungere su una storia che non esiste da un punto di vista giudiziario?". E ancora: "Non ha senso che veniate qui a tirare fuori una cosa come questa quando non la si conosce". Insomma, "non ne voglio più parlare". L'argomento, dunque, è assai sgradito. Rapporto fraterno - Si parla poi di Sergio, il fratello ora inquilino del Colle più alto. "Che rapporto ho con lui? Fraterno, bellissimo. Non ci vediamo spessissimo ma ci sentiamo sempre. Quando andavo a Palermo dormivo sempre a casa sua". Antonino riprende: "Lo ho sentito subito dopo l'elezione, prima ci siamo scambiati il solito sms e poi abbiamo parlato al telefono. Ma aveva fretta, stava preparando il discorso". Ma se lo aspettava, Antonino, che suo fratello sarebbe diventato presidente della Repubblica? "Ero convinto che Presidente sarebbe dovuto diventare la volta precedente perché Sergio è l'uomo giusto al momento giusto"". Il profetico consiglio - L'intervista prosegue: "Come definisco Sergio in due parole? Una persona equilibrata. Renzi ha detto che è di grande rigore morale. Equilibrio e rigore morale, le doti di un Presidente della Repubblica". E dunque si arriva al "consiglio" di Antonino a "Sergiuzzo", un consiglio sibilino, quasi profetico: "Cosa gli consiglio? Di guardarsi dai politici". Sergiuzzo, insomma, deve guardarsi da quegli stessi politici a cui, fino a qualche anno fa, apparteneva in maniera attiva (prima dell'elezione, era "uscito di scena" da nove anni). E ancora: "Sergio è un uomo di profondissima cultura, cosa non comune tra gli uomini politici italiani. Non mi permetterei di dargli consigli tranne che uno: continui a fare quello che ha fatto sino ad ora". Ossia, s'intende, "guardarsi dai politici".

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