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Ilaria D'Amico-Napoli, baruffa per Benitez

Ilaria D'Amico

La signora del calcio si lamenta per i pochi minuti concessi all'allenatore. Il club risponde: "Incredibile che dica certe cose"

Francesca Canelli
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La partita finisce bene per il Napoli, che batte l'Atalanta per 2-0, ma una baruffa nel dopogara smorza gli entusiasmi dei dirigenti bianco-azzurri. Nel mirino l'intervista di mister Benitez ai microfoni di Sky, con la paladina Ilaria D'Amico in prima linea a difendere i diritti della rete satellitare. Oggetto della diatriba, il tempo concesso all'allenatore per rispondere alle domande della bella conduttrice. Letteralmente "trascinato via", si lamenta la D'Amico, mentre alla fine del tempo concordato per l'intervista mancava più di un minuto e mezzo. E così dallo studio di Sky parte la polemica: "Perché?", chiedono alla società partnenopea.  La replica - Non si è fatta attendere la risposta della società e, a chiarire gli eventi, è stato direttamente il "boss" della comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo. "E' giunta l'ora di fare chiarezza - si legge nel comunicato - a vantaggio di tutti i telespettatori, sulle regole in atto nelle interviste del post partita agli allenatori. Soprattutto dopo la “protesta” della signora D'Amico sul fatto che la SSC Napoli non avrebbe tenuto nei tempi prestabiliti il signor Benitez ai microfoni di Sky. Che Sky permetta che una sua giornalista, in diretta televisiva, critichi l'operato di una società, senza nemmeno verificarne le motivazioni, è qualcosa di incredibile". Presa di posizione netta, e una non tanto velata critica ai conduttori Sky: "Molte volte l'intervista supera i 7 minuti, la produzione del canale lo sa, la Lega lo ha certificato, il giornalista che intervista ne è perfettamente al corrente, e, nonostante ciò, dallo “studio” si continua a fare domande, superando abbondantemente i tempi previsti". I precedenti - E non è nemmeno la prima volta che la tv privata e il Napoli si attaccano. Già a fine giugno c'era stato uno scontro tra Aurelio De Laurentiis e il giornalista Alessandro Alciato. In quel caso la rabbia era del Napoli: a non andar giù al presidente era stata la pressappochezza del giornalista: "Ha dato per scontata la partenza di Cavani dal Napoli", si polemizzò in quell'occasione. E Cavani, dal Napoli, è poi partito: destinazione, Paris Saint Germain.

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