Fausto Brizzi, le accuse di dieci ragazze a Le Iene: "È lui il molestatore"
Dopo settimane di illazioni, mezze accuse e smentite, crolla il muro di omertà: l'Harvey Weinstein italiano sarebbe il regista Fausto Brizzi, così come sussurrato con sempre maggior forza nell'ultima settimana. A sganciare la bomba, nell'ultimo servizio di una lunga serie, Le Iene. Dieci attrici su trenta intervistate dal programma di Italia 1 hanno infatti dichiarato di aver subito abusi dal regista Brizzi. A spiegarlo l'autore del servizio, Dino Giarrusso. In onda sono state trasmesse diverse testimonianze, con volto coperto e voci contraffatte (solo due attrici hanno rinunciato all'anonimato). "Questa ragazze non si conoscono fra loro - spiega l'autore dell'inchiesta - eppure tutti i loro racconti si somigliano in maniera impressionante". Le intervistate raccontano tutte di "uno studio che però è anche una casa", "uno studio-abitazione, con una vasca idromassaggio, il soggiorno, la camera da letto". Clicca qui per vedere il servizio de Le Iene Non mancano dettagli delle molestie che in certi casi, secondo il racconto delle intervistate, si configurerebbero come vere e proprie violenze. Dettagli impressionanti, scandalosi. Secondo le ragazze, il metodo-Brizzi prevede di iniziare con un massaggio. Dunque, in una serie di improvvisazioni, si spingerebbe sempre più in là: baci, baci aggressivi, mani nelle mutande, la richiesta di essere masturbato. Un'attrice rivela anche che Brizzi si sarebbe masturbato davanti a lei dopo un suo rifiuto. E ancora, c'è chi sostiene che strusciasse il suo pene contro le sue gambe. La peggiore delle testimonianze quella di una ragazza che racconta di "essere stata penetrata. Ero paralizzata dal terrore e non sono riuscita a reagire". Accuse pesantissime, dunque. Ma Brizzi non ha voluto rispondere a Le Iene: "Lo abbiamo cercato in ogni modo - dice Giarrusso - siamo pronti ad ascoltare la versione di Brizzi in ogni momento, ma anche quella di tutte le altre ragazze che sostengono di aver subìto molestie". Ad ora, solo una nota del legale che smentisce il fatto che i rapporti non siano stati consensuali.