Tiziano Ferro assolto dai reati fiscali: il fatto non sussiste
Scegliete voi lo slogan ( con la premessa che tutti vanno bene): da “le stecche del fisco” alle “note stonate dell'Erario”. Fatto sta che un altro big, trattasi di Tiziano Ferro, ha vinto il braccio di ferro con lo Stato in materia di tasse. E la cosa non è affatto di poco conto, visto che il conto era di 3 milioni di euro. Il tribunale di Latina ha assolto il cantante pontino, per giunta con la formula secca secondo la quale il “fatto non sussiste”, da tutte le accuse a lui mosse nel procedimento penale che lo vedeva imputato per reati fiscali. Leggi anche: La testimone: "Così nascondeva i soldi..." Durante il dibattimento, spiegano dall'entourage dell'artista, è emerso che nel trasferimento fiscale nel Regno Unito non c'era nulla di fittizio e che la condotta di Tiziano Ferro è sempre stata improntata alla massima trasparenza e correttezza. Il giudice ha assolto Tiziano Ferro con la più ampia formula prevista dal codice. Il giudice Giorgia Castriota ha letto la sentenza nell'aula Uno del tribunale di Latina, assolvendo il cantante con formula piena. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni. L'avvocato del cantautore pontino, Giulia Bongiorno, ha sostenuto in Aula che la residenza non era fittizia, ma reale, producendo ampia documentazione, tra cui i pagamenti della palestra che Ferro frequentava in Gran Bretagna. Il pubblico ministero Alessio Sterzi aveva chiesto un anno. Tiziano Ferro era accusato di aver nascosto al fisco italiano circa 3 milioni di euro. Giusto qualche giorno fa anche lo showman Fiorello ha vinto la sua partita contro il Fisco: la Cassazione (con la sentenza n. 20863) ha dato ragione al conduttore, comico e attore italiano dopo che l'Agenzia delle Entrate gli aveva imposto il versamento dell'imposta sulle attività produttive (Irap) che normalmente si applica alle imprese con autonoma organizzazione. Per il fisco italiano sono davvero fischi per fiaschi…. di Enrico Paoli