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Fabrizio Bracconeri: "Danno soldi ai clandestini ma ai disabili zero. Vi racconto di mio figlio"

Andrea Tempestini
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Fabrizio Bracconeri, classe '64, ex protagonista della serie tv I ragazzi della terza C, di College e di tanti film di successo, tra cui Acqua e sapone, di Carlo Verdone, Fratelli d'Italia, di Neri Parenti, Amarsi un po' dei fratelli Vanzina, dopo Forum, condotto da Rita dalla Chiesa, è sparito con grande rimpianto da parte di chi lo ama anche come attore comico. È tornato alla ribalta per la sua ipotetica partecipazione all'Isola dei Famosi (dal 22 gennaio su Canale 5). Ma lui non sarà nel cast. Cosa è accaduto a Bracconeri? Ad un certo punto della sua vita si è allontanato dallo spettacolo. Perché? «Sono stato costretto. Quattordici anni fa comperai una casa ad Erice vicino Trapani e quattro anni fa mi sono trasferito lì con mia moglie e mio figlio che è autistico grave». È fuggito per lui? «Sì, per lui sono andato via da Roma e dal lavoro. Ma che potevo fare? Ho altri tre figli che lavorano in altre città, ed io avevo il dovere di pensare a lui, un ragazzo di 16 anni, alto un metro e 72, che nella Capitale stava male, non voleva neanche più uscire di casa». Leggi anche: Bracconeri: "Radere al suolo tutte le moschee" Indifferenza nei suoi confronti? «Proprio così. Non voleva andare a scuola, si sentiva a disagio, non parlava, soffriva, ma per molti era invisibile: mai una persona ad assisterlo.Lo Stato ha i soldi per i clandestini, ma per noi non ci sono neanche i pullman per portarli a scuola. Sa che le dico? Che il disabile per lo Stato è una gran rottura di scatole». E le cooperative che fanno assistenza? «Per il 90% sono da abolire. Lo Stato, invece di dare i soldi alle cooperative dovrebbe darli alle famiglie. Ho lavorato e messo da parte del denaro, oramai quasi prosciugato. Ma la gente che non ha niente, che deve fare? Il disabile ha solo la famiglia, la verità è che siamo abbandonati». Ad Erice, invece? «Qui gli vogliono bene. Mio figlio si alza alle sette per andare nell'Istituto Psicopedagogico, ottimo, sotto ogni punto di vista. E ha avuto subito un miglioramento tra i ragazzi con gli stessi problemi». Da quando non lavora? «Da qualche anno, ma devo rimanere qui, ho ancora qualcosa da parte, frutto del mio lavoro passato. A volte penso ad altri genitori con gli stessi problemi: ci sono medicine che vengono passate, ma altre, le più care, te le devi pagare. Mi incavolo a giusta ragione e sa come mi chiamano? Fascista». Perché? «Dico cose che sembrano di destra. E se sei di destra sei anche fascista. Ma Berlusconi che è di destra quando è stato al governo non ha fatto i danni di altri politici del malgoverno. E i comunisti? Sono sempre a favore della gente? Mia moglie è romena, e siccome ha conosciuto il comunismo è fuggita». Rita Dalla Chiesa con cui per anni ha fatto Forum, è una sua grande amica... «È una donna straordinaria, ha sempre vissuto le storie all'interno del programma con partecipazione affettiva. Per lei, come per me, l'amicizia ha un valore importante. Come conduttrice la preferisco alla Palombelli». E la sua partecipazione all'Isola dei Famosi? «Non credo di essere tra i prescelti». Tornerebbe sul grande schermo e con chi? «Con Zalone, Brignano o Verdone. Però ho un sogno che inseguo da sempre: fare un film con Renato Pozzetto. È un attore che stimo molto, mi piace la sua comicità elegante». Un sogno da realizzare? «Sì, è sempre legato a mio figlio. Penso spesso al futuro e mi rendo conto che non sarà facile. Gli voglio un gran bene e mi addolora la sua incapacità di non essere indipendente. Spesso mi chiedo: cosa farà quando non ci sarò più io». di Annamaria Piacentini

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