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Mia Martini, Drupi contro gli "str*** ipocriti": "Oggi tutti amici ma... Come la chiamavano dietro le spalle"

Giulio Bucchi
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"C'è un limite all'ipocrisia dei brutti str*** che vantano amicizie immaginarie". Anche Drupi si scaglia contro chi oggi tesse elogi commossi per Mia Martini, sull'onda del successo della fiction Rai Io sono Mia e dopo averla umiliata in vita. "Ormai è pieno - accusa il cantante in un'intervista al settimanale Oggi -. Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. Quando a frotte all'epoca, nell'ambiente, la schifavano". Leggi anche: "Perché non posso perdonare mio padre". Loredana Bertè e Mia Martini, il dramma segreto in famiglia "Mia Martini entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri, oppure la chiamavano L'Innominabile. Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che... Ma è uno sfogo d'istinto che le devo", ha sottolineato il 71enne. A Mia Martini è legato il suo primo grande successo: "Era il 1973. Io, agli inizi, sconosciuto, bazzicavo la Ricordi a Milano, ma stavo quasi per mollare il colpo. Mia all'epoca era la regina dell'etichetta. Un giorno mi chiesero di incidere il provino del pezzo che lei avrebbe dovuto portare a Sanremo: Vado via di Riccardi-Albertelli. Alla fine però non se la sentì di andare e i discografici mi dissero: Perché non ci mandiamo quel ragazzino che ha fatto il provino?".

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