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Fabrizio Corona, il suo staff racconta il giorno dell'arresto: "Ora parliamo noi"

Ventura Cigno
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Fabrizio Corona è tornato nel carcere di San Vittore dopo che il giudice del tribunale di Sorveglianza di Milano ha sospeso l'affidamento terapeutico a causa delle svariate violazioni commesse dall'ex re dei paparazzi. Poche ore fa il Corona Magazine ha riportato ulteriori retroscena sul giorno dell'arresto. A rivelarli sono stati alcuni collaboratori del suo staff. "Ora parliamo noi", hanno esordito così, sottolineando di voler far conoscere la loro verità sui fatti. "Quella mattina si era recato presto in ufficio, si erano ormai fatte le 12 (…) pochi minuti dopo arrivano dei colpi di citofono. La polizia era arrivata per un probabile controllo, succedeva spesso, nessuno era preoccupato. La polizia entra completamente in borghese, nessuno era vestito in divisa, si capisce subito che c'è qualcosa che non va, piombano nell'ufficio di Fabrizio e chiudono la porta. Dopo un po' tutti si radunano davanti alla porta, era evidente cosa fosse successo". Inoltre, secondo i suoi collaboratori, Corona non era scosso. Era piuttosto pronto a quel momento. Del resto, sono stati molteplici i richiami del tribunale a fronte delle trasgressioni alle prescrizioni. Per approfondire leggi anche: Fabrizio Corona, strazio infinito: il suo 45esimo compleanno trascorso in carcere Subito dopo ha avvisato l'ex moglie, Nina Moric, e la madre. Entrambe, secondo quanto dichiarato dallo staff, sono scoppiate in lacrime alla notizia. A quel punto Corona ha radunato tutti i dipendenti presenti in ufficio e ha detto loro: "Ragazzi, probabilmente ennesimo ufficio chiuso, io quello che vi dovevo insegnare ve l'ho insegnato, spero abbiate imparato. Il brand deve continuare ad andare perché Adalet è proprio in questi momenti che deve essere più forte del normale per combattere le ingiustizie". Prima di tornare dietro le sbarre il saluto al figlio, a casa della Moric. Infatti i carabinieri, secondo fonti vicine a Fabrizio, gli avrebbero concesso di attendere il ritorno di Carlos da scuola; solo dopo lo hanno accompagnato a San Vittore. Ma il suo staff non demorde: "L'accusa è per violazione delle norme imposte dai giudici e la misura presa nei suoi confronti è solo temporanea, quindi molto probabilmente Fabrizio tornerà presto fra di noi".

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