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Eurovision, disastro dopo la diretta. La ballerina di Madonna tifa Palestina, come la riducono in Israele

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Teresa Pica
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Ha destato molto scalpore e commenti sui social l'esibizione di Madonna all'Eurovision song contest di qualche giorno fa. L'artista per il finale della sua esibizione ha voluto un ballerino con la bandiera di Israele sulla schiena, mano nella mano ad una ballerina con quella della Palestina come chiaro segnale di presa di posizione politica riguardo alle questioni che da tempo scuotono il Medio Oriente. A quanto pare però a pagare i danno del gesto è stata proprio la ballerina protagonista, Mona Berntsen, che ha dichiarato di essere stata fermata in aeroporto e successivamente interrogata per più di un'ora e mezzo. "Grazie a Madonna per avermi fatto prendere parte alla sua dichiarazione e per avermi fatto indossare la bandiera palestinese di fronte a decine di milioni di spettatori. Sfortunatamente, la soppressione in Cisgiordania è reale. Ma non avevo mai immaginato che mi sarei sentita monitorata come invece è successo" ha dichiarato la ballerina. Leggi anche: Eurovision song contest, distastro in diretta in Istraele: gli Hatari tirano fuori la sciarpa della Palestina "Al Check-in in aeroporto il mio passaporto viene controllato più volte, fa un giro e poi viene trattenuto- ha aggiunto - Successivamente mi hanno presa da parte e sono stata sottoposta ad un interrogatorio che è durato più di un'ora e mezzo! Ho dovuto raccontare tutta la storia della mia vita, le mie ragioni per aver viaggiato nei paesi arabi, i miei rapporti religiosi, la mia famiglia. Ho anche dovuto mostrare i miei programmi giornalieri dettagliati su quello che ho fatto durante il mio soggiorno. Tutto questo presumibilmente per aver portato una bandiera come parte di un'esibizione, facendo una dichiarazione su un conflitto in corso, per promuovere la pace, l'unità e la libertà. Non riesco nemmeno a immaginare il monitoraggio e la repressione che il popolo palestinese sta affrontando quotidianamente.”

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