Antonio Ricci su Crozza: "Non ha le capacità di quel 'delinquente' di Grillo"

Il patron di "Striscia", tra il ricordo di Drive In e della sua televisione, spara contro i qualunquisti italiani. Poi il confronto tra Maurizio e Beppe...
di Eleonora Tesconisabato 16 novembre 2013
Antonio Ricci

Antonio Ricci

2' di lettura

Il patron di Striscia La notizia, Antonio Ricci, si confessa ad Affari Italiani. E tra il racconto nostalgico di una delle sue creature più geniali, il Drive in simbolo degli anni '80, e il successo di pubblico del tg satirico in onda tutte le sere su Canale 5, c'è spazio per parlare di volti noti della scena politica, e comica, italiana. Proprio Ricci, durante una conferenza stampa, ha citato una gag legata al "qualunquismo".  L'aberrante qualunquismo - Il papà di Striscia ha lavorato con Beppe Grillo, prima ancora che il comico si trasformasse in politico, e non ha mancato di citare il rottamatore Matteo Renzi, che certo non passa inosservato. "Oggi, ma anche ieri... qualunque personaggio che si butta in politica e che deve basare sul carisma il suo successo, non può fare a meno dell'aberrante qualunquismo. Per cui se vogliono i voti devono andare verso l'aberrante qualunquismo. E questo fa paura, avete già visto i risultati. Si stanno vedendo...".  Su Grillo - E dal virus del qualunquismo non è esente il leader pentastellato: "Spero che Grillo si sfili al più presto. Il successo di Grillo sarà un successo quando non farà più parte del Movimento Cinque Stelle e si defilerà, perché comunque tutti i partiti carismatici hanno sempre avuto una gestione e una fine non buona. Da Stalin a Franco, o Lenin... al Gabibbo. C'è questa maniera di impupazzarsi. Di imbalsamarsi. Che è inquietante".  Gli eredi - Una figura comica, quella di Beppe Grillo, che secondo Antonio Ricci manca alla televisione italiana, e per cui è difficile trovare un sostituto adeguato: "Lui è un personaggio molto particolare con una sua forza e una sua capacità di spiazzare e di far ridere non comune. I migliori comici degli ultimi trent'anni sono comunque Grillo e Benigni". E Maurizio Crozza, con il suo siparietto satirico a Ballarò, a detta del patron, ha una marcia in meno. E' bravo, ma ha un peccato di fondo: "Non è un ragazzo di strada, non è un cabarettista. Non ha fatto spettacolo nelle bocciofile, non è andato nelle discoteche a farsi insultare. Non è andato per strada a pigliarsi gli sputi". Insomma, non ha fatto niente di quello che avrebbe fatto il leader pentastellato. "Non ha le capacità di questi 'delinquenti' di cui parlavo prima".

ti potrebbero interessare

altri articoli di Spettacoli